Cinema: Giovane e Bella

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Giovane e Bella

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
 
Giovane e Bella

Giovane e bella, di Francois Ozon, con Marine Vacth, Geraldine Palihas, Francia, 2013, drammatico,94 minuti.

 Studentessa al secondo anno di lettere, di 17 anni, figlia di un padre divorziato, dopo un primo rapporto d’amore finito nell’indifferenza, sente un impulso irrefrenabile a prostituirsi. Decide di farlo utilizzando internet, usa quindi per gli adescamenti la rete immettendovi immagini erotiche, dopo di che trascrive  gli appuntamenti concordati.

Non tutti gli incontri saranno facili, i personaggi con cui avrà a che fare rispecchieranno con le loro perversioni aspetti negativi, alienanti, della società moderna. E la morte a letto di un anziano deceduto per infarto, avrà conseguenze con la polizia tali che a un certo punto delle indagini essa sarà costretta a svelare ai genitori il suo segreto.

Film sulle conseguenze psicologiche della separazione nei figli delle famiglie da essa interessate. Il film si sofferma sull’evoluzione del processo di sessuazione in una adolescente che viene da famiglia separata, e che finirà, dopo varie esperienze sessuali vissute in modo sintomatico sulla poltrona di uno psicanalista.

Ozon non dà spiegazioni ai problemi che mette in gioco nel suo campo narrativo, egli viene già dall’aver osservato attentamente in silenzio certe realtà che gli interessano, e finisce per mostrare un mondo, di una certa adolescenza, così com’è, sconvolgente: dominato dal cinismo sadico legato al desiderio sessuale più egoistico, dalla incapacità di innamorarsi, dal bisogno incontenibile di trasgredire pericolosamente alle regole della famiglia: sotto il dominio di pulsioni anelanti al piacere intessute  di pulsioni di morte…

    Biagio Giordano   

 

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