Cinema: Genealogia di un crimine

Genealogia di un crimine
Francia 1997
Regia Raoul Ruiz cileno 
Drammatico psicanalitico, con Michel Piccoli, Catherine Deneuve


Attenzione commento con spoiler
Film giocato sui paradossi del tempo libero nobile-borghese segnato dalle pulsioni primarie tendenti al crimine.
Il film vuol provare a far capire allo spettatore cosa succederebbe nel reale del quotidiano se non riuscissimo a frenare le spinte primordiali che sono in noi, quelle imprigionate nel civile acquisito.
Le vie di fuga non possono che passare dalle sedute psicanalitiche, dove i giochi terapeutici con la parola, (in un ambito borghese) sfiorano il primordiale spostando in avanti qualcosa che riguarda la pulsione di morte o quella decivilizzata, cose che proprio per queste forze che le animano procurerebbero tra le altre cose piaceri pericolosi nel rapporto tra due segnato dall’innamoramento (considerato nel film una vera e propria forma di follia), i due invasi dal primordiale sperimenterebbero onnipotenza e onniscienza finendo in un baratro di regressioni fatali che solo la vendetta per un omicidio in gioco può risanare…
Premiato a Cannes il film fa capire quello che potremmo diventare se la passione regressiva liberata dall’innamoramento patologico diventasse, grazie alla borghesia che ama parlare a fondo e liberamente nonché ignorare ogni tabù rimasto: diventeremmo nuovi uomini desideranti alla ricerca di mete che la nostra intelligenza renderebbe sempre più sofisticate ed egoistiche…

Locandina tratta da Ebay che vende il film

Biagio Giordano

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