Cinema: Cleopatra

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Cleopatra

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Cleopatra

Cleopatra è un film di genere storico-drammatico, del 1963, diretto da Joseph L. Mankiewicz, con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Durata 243 minuti.  

 

  Roma, 48 a. C. Sconfitto Pompeo nella battaglia di Farsalo, Giulio Cesare lo insegue fino ad Alessandria d’Egitto. Pompeo per difendersi conta sull’aiuto del faraone Tolomeo XIII, ma viene da lui ucciso. 

 Tolomeo XIII vuole il comando assoluto dell’Egitto, l’unico ostacolo gli è rappresentato dalla sorella Cleopatra. Egli vuole eliminarla ma la  fascinosa donna, intuito il pericolo, seduce Cesare che, innamorato, passa dalla sua parte difendendola. Con Cleopatra Cesare avrà un figlio che porterà il nome di Cesarone. 

Il rapporto passionale tra Cesare e Cleopatra preoccupa il Senato di Roma che teme per le sorti militari dell’Impero romano e la democrazia repubblicana, quest’ultima garantisce la divisione dei poteri e la rappresentatività di alcuni ceti sociali. 

Cleopatra, molto ambiziosa e sprezzante della democrazia romana, spinge Cesare, come temuto dal Senato, a pretendere poteri assoluti nella Roma repubblicana. Secondo il film è per questo che Cesare verrà accoltellato e ucciso da alcuni senatori.

Dopo il delitto a contendersi il potere ci sono Ottaviano, e quello che era l’alleato più fedele di Cesare, Antonio. Quando anche quest’ultimo si concede alla bella regina d’Egitto, inizia per Antonio una irreversibile caduta di identità e di potere.

Cleopatra è un film di grande suggestione scenica, tutt’ora ineguagliato nella scenografia e coreografia, dominato da una fotografia eccezionale per ricchezza architettonica e di costume dei suoi contenuti, per abilità estetica nella sua composizione, per le idee visive così innovative, e per lo splendore della luce naturale magistralmente catturata durante un duro e studiatissimo lavoro di ripresa e investimento tecnologico. Diretto nel 1963 da un super direttore di orchestra quale era Joseph Leo Mankiewicz il film passerà alla storia come una delle opere artistiche di gran pregio capace di dare allo spettatore un’immagine del cinema tangente col delirio di potenza. 

   Biagio Giordano  

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