Chi si gioca tutto alle prossime elezioni amministrative è la Lega, e in particolare Salvini.

In Sicilia si punta a costruire una sorta di nuovo partito, denominato prima l’Italia, dove dovrebbero confluire le forze di centro destra.
Notizie di questi giorni ci raccontano, che nessuna delle forze di centro destra, ha così tanta voglia di entrare in questo contenitore a trazione Leghista, per cui la vedo molto dura, che si possa realizzare tale idea, in ogni caso hanno depositato a Bergamo il simbolo e sono stati Calderoli, che ha già liquidato la Lega nord, il vicegretario Fontana e il tesoriere Centemero.
Perché partire dalla Sicilia con questa operazione?

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La risposta è semplice, da sempre e da tutte le forze politiche, la Sicilia è stata considerata come una sorta di laboratorio politico, dove fare esperimenti.
Se le cose dovessero andare bene, insomma se il test funzionasse, sicuramente verrebbe riproposto alle elezioni politiche.
E qui iniziano i veri problemi,  in quanto i collegi già ridotti, dalla riforma, e questa coalizione che vedrebbe la presenza di un solo simbolo, pertanto un unico candidato, generebbe la certezza della non riconferma di tanti parlamentari.
La Liguria sarebbe per molti una vera ecatombe in quanto piccola regione con pochi collegi, ergo pochi posti in lista con conseguente nervosismo,e tentativi malcelati di smarcamento.
E qui entra in gioco il malcostume tutto italiano del salto sul carro del vincitore, ovvero, osservare i sondaggi, prendere spunto, dalle prossime amministrative, per capire dove pensare di collocarsi, anche dentro il proprio partito o meglio nelle correnti del partito, anche in questo caso si guarda a chi in quel momento è maggioranza. Questa triste attività, fino ad oggi prevalentemente a vantaggio della Salvini Premier, soprattutto, nella provincia di Savona, domani potrebbe, ritorcersi contro, perché si sa chi ha come ideale la poltrona si sposta da una parte all’altra a seconda dei sondaggi e dei flussi elettorali, e visto che lo stellone di Salvini non brilla più, prepariamoci nei prossimi mesi a cambi di casacca, a piene mani.
Chi la volta scorsa ha vinto la lotteria di capodanno,non è disposto ne disponibile a fare un passo indietro,e rendersi conto che questi cinque anni,sono stati unici e irripetibili.
Lotteranno si agiteranno, chiederanno aiuto a chi ha beneficiato, del loro potere, e come spesso avviene non troveranno nessuno che ci metterà la faccia, in una battaglia persa, e a quel punto mi auguro, che si guarderanno indietro, e spero con un pizzico di malinconia ripenseranno agli amici veri persi per strada, per rincorrere potere e poltrone, a chi senza mai chiedere nulla per se stesso, ha sempre lavorato pancia a terra per il movimento, in quanto ci credeva sul serio.
Sicuramente non lo faranno troppo presi da se stessi, e dalla battaglia per la cadrega, ma sono convinto che una volta tornati a casa e spente le luci della ribalta, avranno il tempo per ripensare e riflettere soprattutto alle cose che hanno fatto in nome della poltrona  magari in modo privato, trovare la dignità di chiedere scusa.

Roberto Paolino

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