CHE IL DIAVOLO VI PORTI ALL’INFERNO!

CHE IL DIAVOLO
VI PORTI ALL’INFERNO!

CHE IL DIAVOLO VI PORTI ALL’INFERNO!

A meno che non vi pentiate, non vi facciate curare e non vi convertiate al catechismo della Chiesa cattolica. La dannazione eterna degli omosessuali impenitenti è una certezza per padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi di Roma e conduttore radiofonoco su Radio Maria, che ha dichiarato a “La Zanzara”, su Radio24, nel settembre del 2013: “Chi si proclama omosessuale è uno che agisce indubbiamente dietro suggerimento del demonio. Essere gay è un male contro natura. Gli animali non fanno certe porcherie che fanno gli omosessuali. I gay fanno cose che sono contro le leggi di Dio. Un omosessuale, quindi, non è da esorcizzare, è da convertire. Coloro che vanno contro le leggi di Dio, come i gay, vanno dritti dritti all’inferno”. Tuttavia non tutto è perduto per i gay, in quanto, continua padre Amorth: “si può guarire, perché è un’ abitudine che dipende da quello che si vede, dalle compagnie che si frequentano, dalla televisione, da internet. Purtroppo la televisione fa propaganda omosessuale, ed è per questo che ci troviamo in un mondo così corrotto e guasto.


Due uomini che si baciano sono la dimostrazione contraria del bene naturale. Vedo anche politici che si fanno suggerire dal demonioe sono tutti quelli che sono favorevoli a leggi contrarie alle leggi di Dio. Costoro sono tutti posseduti in spe, ossia avviati all’inferno”. Come è ben noto, padre Amorth non è certo il solo cattolico a combattere una battaglia senza quartiere contro l’omosessualità o l’omosessualismo (cfr. ad esempio, Il sacramento del diavolo. Omosessualità, sodomia e cattolicesimo di Carlo Di Pietro e Marcello Stanzione, Fede & Cultura, 2014; dove si spiega come “Attraverso la promozione dell’omosessualismo, l’apologia dello stile di vita omosessuale e la rivendicazione di precisi diritti – dallo sposarsi all’avere figli, fino all’accostarsi ai sacramenti – la società di oggi sta cercando in ogni modo di impedire per legge alle persone di insegnare la verità e il retto uso della ragione e di cancellare quanto Dio ha stabilito e impresso nella natura”). Chiedere che  cosa ci sia di scientifico o anche semplicemente di ragionevole in questa certezza non avrebbe alcun senso, anche perché  per l’esorcista padre Amorth (come, d’altronde, per il catechismo della Chiesa cattolica) l’esistenza del diavolo, anzi, dei diavoli è un dato di fatto; e se i diavoli esistono allora esiste anche l’inferno, di qui non si può scappare. Si potrebbe tuttalpiù eccepire che la corruzione e i mali che guastano il mondo forse non derivano dai programmi o dai palinsesti televisivi troppo ammiccanti nei confronti degli omosessuali, e nemmeno da internet e dai social network su cui viaggiano informazioni e messaggi d’ogni tipo, ma da qualche “male” più profondo e più potente, tanto da anticipare, per tanta parte dell’umanità, le pene dell’inferno ancora prima del passaggio da questo all’altro mondo.

Altro motivo di perplessità riguardo alla condanna inappellabile all’inferno degli omosessuali da parte di sacerdoti (o di laici zelanti e dottrinari come il “demonologo” Carlo Di Pietro che contrasta il dilagare del vizio e del peccato a colpi di citazioni bibliche e tomistiche) convinti di interpretare la volontà di Dio, è l’insignificanza, ai loro occhi e alle loro orecchie di custodi e difensori dell’ortodossia cattolica,  degli eventuali  meriti civili, culturali e pedagogici di onesti lavoratori, impiegati, artigiani o  artisti e studiosi omosessuali irreprensibili quanto ai loro comportamenti e ai loro doveri sociali. Ma tant’è, l’avversione nei confronti dei gay, soprattutto per gli “amori” perversi tra uomini, ha, secondo loro, solidi fondamenti teologici: la sodomia è quanto di più contrario possa esserci alla volontà di procreare, quindi si configura come un atto di ribellione alla volontà creatrice di Dio, ribellione in sintonia con quella degli angeli ribelli e caduti dal cielo sulla (o sotto) terra e diventati diavoli (cioè calunniatori, seminatori di discordie, tentatori).


 

E qui incontriamo una delle questioni più ostiche e controverse di tutta la teologia cristiano-cattolica, connessa al mistero del male, del libero arbitrio, della creazione ex nihilo, e dell’infinità bontà, misericordia e sapienza di Dio Padre onnipotente. Come conciliare, infatti, la bontà e l’onnipotenza divina con la facoltà concessa ai diavoli di tentare e di persuadere con arte raffinata creature fragili come gli esseri umani a compiere il male? Tanto più che, secondo il Magistero, Satana e i suoi angeli caduti possono tentare gli esseri umani per quel tanto che Dio permette loro, lo stesso Dio che ha preparato per loro un luogo di pena eterna, l’inferno, a cui, per loro colpa, sono stati condannati. Se poi si aggiunge che i diavoli, sempre secondo il Magistero cattolico così tenacemente difeso dai tradizionalisti, sono puri spiriti dotati di intelligenza e di volontà,  che sono stati creati prima di Adamo e all’inizio del tempo, e che, dopo la ribellione e conseguente caduta, sono talmente ostinati nel male che a nessun patto possono smettere di peccare, ma pur sempre entro i limiti fissati da Dio, risulta veramente arduo evitare il cattivo pensiero (la bestemmia?) che Dio sia complice dei misfatti perpetrati dalle schiere demoniache. Ma come, viene da chiedersi, prima punisce giustamente il ribelle Lucifero e i suoi seguaci precipitandoli all’inferno preparato apposta per loro, poi li lascia liberi di andarsene in giro  per il mondo a tentare,  perseguitare, tormentare persino frati e monache (per non parlare dei santi) o di impossessarsi di povere e innocenti fanciulle in fiore? Qui c’è qualcosa che non torna.  E sono davvero tante le cose che non tornano se si deve prestar fede alle testimonianze di chi ha avuto a che fare direttamente con il diavolo, come, appunto, i sacerdoti esorcisti. 


Ha dell’incredibile, ad esempio, la testimonianza di Padre Candido Amantini, esorcista in odore di santità, deceduto nel 1992, riportata dal suo allievo prediletto padre Amorth, circa un segreto sull’inferno rivelatogli da Satana in persona. “Le voglio raccontare – Padre Amorth parla con il giornalista Fabio Marchese Ragona, il 13 luglio 2012, in occasione del processo di beatificazione avviato per Padre Amantini – un episodio importante per capire una verità. Deve sapere che quando c’è una possessione diabolica, tra l’esorcista e il demonio c’è dialogo. Satana è un gran bugiardo, ma qualche volta il Signore lo obbliga a dire la verità. Una volta padre Candido stava liberando una persona dopo tanti esorcismi e, con la sua solita vena ironica, disse al diavolo. ‘Vai via, che il Signore te l’ha preparata una casa ben riscaldata, te l’ha preparata una casetta dove non soffrirai il freddo’. Ma il demonio lo interruppe e rispose: ‘Tu non sai niente’. Che voleva dire? Quando il diavolo interrompe il sacerdote con una frase così, vuol dire che Dio lo obbliga a dire una verità. E questa volta era importantissima. Io mi sento chiedere spesso dai fedeli: ‘Ma come è possibile che Dio abbia creato l’inferno, perché ha creato un luogo di sofferenza (eterno)?’. Ed ecco che quella volta il diavolo rispose alle provocazioni di padre Candido svelando una verità importante sull’inferno: ‘Non è stato Lui, Dio, a creare l’inferno! Siamo stati tutti noi. Lui non ci aveva nemmeno pensato!’. Quindi nel piano della creazione divina non era contemplata l’esistenza dell’inferno. E chi l’ha creato, allora? Lo hanno creato i diavoli. Anch’io spesso durante gli esorcismi ho chiesto al demonio. ‘Hai creato tu l’inferno?’.

E la risposta è sempre la stessa: ‘Tutti noi abbiamo collaborato “. Che cosa ha inteso dire quel mentitore del diavolo (a proposito, come fanno gli esorcisti a sapere che quella  sua verità non è un’altra delle sue menzogne?). E se Dio può obbligare il diavolo a dire la verità una volta, perché mai non può obbligarlo a dirla sempre e a non far più male a nessuno? E tutti noi cosa significa? In quel “tutti” sono compresi anche  gli stessi esorcisti, i Santi, gli angeli fedeli e quelli infedeli, e tutti noi uomini di buona o di cattiva volontà? Se così fosse, meriteremmo davvero di andare tutti all’inferno!

FULVIO SGUERSO  

          

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