Che cosa è naturale e che cosa non lo è?

VARIAZIONI ERETICHE
SULLA NATURA

VARIAZIONI ERETICHE
SULLA NATURA
 
Che cosa è naturale e che cosa non lo è? Naturale è, per i credenti, tutto quello che è creato da Dio, e che è plasmato dalle sue mani, uomo compreso. Ora, dal momento che Dio non può sbagliare, neanche la natura da lui creata può sbagliarsi, altrimenti risulterebbe opera difettosa, e quindi sbagliata, se non in tutto, almeno in parte; ma, se così fosse, anche il suo autore si sarebbe in parte sbagliato, e questo, come abbiamo detto all’inizio, è impossibile ( a meno di non ammettere che anche Dio possa sbagliarsi!).

La natura, quindi, non sbaglia mai. Eppure l’uomo, anche se creato

da Dio, e addirittura a sua immagine e somiglianza, e quindi con un di più rispetto agli altri animali, ha cominciato presto a sbagliarsi e, da allora, possiamo dire che non ha mai smesso di prendere lucciole per lanterne. Come è possibile? Ha forse qualcosa in meno, anziché in più, dagli altri animali che, seguendo la loro natura, non sbagliano mai? Forse gli uomini (e le donne) sbagliano quando non seguono la loro propria natura? Per rispondere bisognerebbe sapere qual è la natura propria di ogni uomo (e di ogni donna), dal momento che per l’uomo è naturale essere diverso da ogni altro; ma non in tutto e per tutto: per esempio non può volare né respirare sott’acqua (ovviamente senza velivoli o bombole ad ossigeno); né può riprodursi senza gameti. Anche l’istinto sessuale è naturale, anzi, se così possiamo dire, è l’istinto più naturale di tutti, dal momento che è per suo tramite che Dio prosegue (o persiste?) nella sua opera creatrice. Ma se questo è vero, la castità non sarebbe contro natura? Dipende: se è naturale l’accoppiamento – o copula – tra uomo e donna, la castità sembrerebbe andare contro l’istinto più naturale che ci sia; ma nella natura umana è compresa la libertà (così ha voluto crearci Iddio), quindi abbiamo la libertà di scegliere se accoppiarci o non accoppiarci, sposarci o non sposarci, astenerci o non astenerci (oltre che di commettere sciocchezze a non finire). Dunque possiamo dire che per alcuni è naturale non seguire gli istinti naturali. Ora, chi non segue un istinto naturale per sua libera scelta, lo fa perché ritiene che sia bene farlo. C’è forse allora qualcosa di male negli istinti naturali? In quelli naturali, secondo il Catechismo della Chiesa cattolica, niente, purché agiti all’interno del sacramento del matrimonio; c’è molto di male, invece, in quelli “contro natura”, come l’accoppiamento tra uomo e uomo e tra donna e donna. E perché mai? Perché non sono finalizzati alla procreazione, e quindi non possono essere benedetti dal sacramento matrimoniale. E i sacramenti sono naturali? Più che naturali sono soprannaturali, in quanto frutto e segno della grazia divina che opera sì nella natura ma che è altra dalla natura, altrimenti cadremmo nel panteismo. E come mai avviene che alcuni uomini si accoppiano con altri uomini e alcune donne con altre donne? Sono nella natura o contro la natura? Per il Catechismo e il Magistero della Chiesa cattolica sono contro natura; la loro o quella altrui? Così alla loro come all’altrui. Dunque, secondo la Chiesa cattolica, la natura, idest Dio, ci vorrebbe tutti eterosessuali. E chi sceglie la castità? Sceglie di offrire al Signore, con voto solenne, la propria astinenza dalle pratiche sessuali per dedicarsi completamente a Lui e al prossimo. Ma siamo sicuri che questo voto sia gradito al Signore? (Lo chiedo perché, se tutti lo facessimo, addio futura umanità). Non può non esserlo, perché se non lo fosse, il celibato ecclesiastico obbligatorio e il voto di castità pronunziato dai preti cattolici sarebbero contro natura, e, persino, peccati agli occhi di Dio. Quindi così il celibato come il voto di castità sono naturali? Se esistono nella natura umana, che, come sappiamo, in parte è naturale e in parte sovrannaturale, saranno anch’essi naturali e sovrannaturali a un tempo. Purché siano frutto di una libera scelta. E gli omosessuali? O scelgano l’altro sesso o si astengano. Per natura? No, contro la loro natura. Ma è questo che chiede loro il Signore? Sì. E come lo sappiamo? Dalla Bibbia e dal Magistero. E chi non credesse né nella Bibbia né nel Magistero? Non ha che da crederci, per il suo bene: in fondo nessuno lo obbliga a non crederci, se non la sua ……..natura.

Fulvio Sguerso

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