CELLESI AL TOP: Marco Venturino

Cellese e çelasco pure lui, classe 1966, terzo miglior gelatiere al mondo! Medaglia di bronzo (preceduto da un ungherese ed uno spagnolo) alla selezione a Miami il 2 dicembre scorso, su 32 in competizione, di cui quattro italiani. ‘Bocca di rosa’, la coppa del gela- to premiato, con chiaro richiamo alla famosa canzone di Fabrizio De André: al cioccolato bianco, aromatizzato con acqua di rose, di una delicatezza alla quale non hanno potuto resistere i selezionatori.

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Terzo al mondo, ma risultato già eccezionale aver primeggiato tra oltre 2000 gelatieri in 4 anni di competizioni in tutta la penisola, con altri tre nella finale italiana al Gelato Museum Carpigiani di Anzola Emilia. Dove gli è stato assegnato il premio della ‘Miglior presentazione in vetrina’ composta con petali di rose e scaglie di cioccolato bianco. Marco, mi ha detto il papà Pietro, mio coetaneo compagno di asilo e di elementari, non ha voluto studiare. È andato un po’ a lavorare, poi ha scoperto l’Istituto Alberghiero, allora a Finale Ligure. Si è iscritto, ha frequentato, ha incominciato ad interessarsi di primi piatti e pietanze, di dolci, e poi…è approdato al gelato. Ma non subito la gelateria aperta nel 2002 nel centro di Varazze con speciali- tà artigianali di alta qualità e originalità, con già notorietà del suo estro oltre Provincia e Regione con il ‘gelato al basilico’ (e limone). E perché quell’insegna ‘I giardini di Marzo’? Qualche passo indietro. Al 1996, quando con un carretto d’antan rimesso a nuovo – di quelli che dopo la guerra venivano a San Michele e alle feste comandate, cassone bianco decorato, per quattro o cinque ‘caraffine’, i pozzetti dei gusti, una ruota per fiancata ed una posteriore con sella e pedali, a triciclo – vendeva i gelati sulla passeggiata di Corso Europa a Varazze…e si vedeva passare e dar voce: ‘Gelati!’, come nella can- zone, stesso titolo, di Lucio Batti- sti… Strada in salita per giungere in vetta, e che vetta! Di recente si è consolidato con l’apertura di una gelateria a Celle, suo paese d’origine, restando residente a Varazze per ragioni logistiche. Ma non finisce qui, perché l’hanno sentito dire, e l’ha pure scritto: “Non ve- diamo l’ora di portare Varazze in America e di metterci nuovamente alla prova con altri maestri a livello mondiale”. Aspettiamo che ci mandi a dire in quale stato e città USA. Complimenti e auguri!

Curiosità in tema di basilico (u baxeicò) e l’America.
Cellese e çelasco, Piero Ferro, è stato il primo ristoratore neworkese – lui della Liguria a fronte dei partenopei di maggior tradizione, forti con la pummarola, rossa – a proporre la pasta al pesto, un sugo verde, nel locale Nick & Guido. Famoso locale, per frequentazioni di celebrità: artisti, cantanti, divi e sportivi. Uno dei più vecchi ristoranti italiani, proprio nel cuore di Manhattan, di cui era divenuto comproprietario.

A’ Civetta




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