Carlo Lucarelli presenta il suo ultimo libro

 Carlo Lucarelli presenta in videoconferenza il suo ultimo libro

Carlo Lucarelli presenta

in videoconferenza il suo ultimo libro

 E’ stato presentato in videoconferenza l’ultimo libro del famoso scrittore Carlo Lucarelli intitolato “L’inverno più nero-un’indagine del Commissario De Luca”.

“Ringrazio Carlo Lucarelli”, ha dichiarato lo scrittore ed ex poliziotto Roberto Centazzo, “e voglio ricordare che dai suoi libri sono state tratte serie televisive di successo come L’ispettore Coliandro e proprio quest’anno Lucarelli celebra i 30 anni di scrittura. In questo romanzo vengono uccise tre persone, un ingegnere, un professore universitario ed un soldato delle SS ed il commissario De Luca, della Polizia Politica, indaga”.

 


 

Stessa soddisfazione da parte di Carlo Lucarelli: ”Ho scritto il mio primo libro senza sapere che ne avrei scritti altri e devo dire che in questi 30 anni mi sono divertito molto; non ho mai creato più di 2-3 libri con lo stesso personaggio ed il protagonista del nuovo romanzo, il commissario De Luca, vorrebbe essere un detective come Maigret ma fa anche altre cose, alcune contro le sue idee. Ho iniziato a scrivere senza conoscere la fine e le donne presenti in questo libro, tra cui Wilma e Sandrina, sono molto importanti anche perchè, in quel contesto storico, il sostentamento della città era affidato a loro. La lavanderina Sandrina, che mantiene la famiglia con il suo lavoro, ha le idee precise mentre Wilma è la pupa del capo nella gang criminale ma ha tante idee ed una sua personalità. Ho scritto il libro “Peccato Mortale” per dare risposta a certe domande ambientandolo nella Bologna del 1943 fino all’8 settembre; per lavorare meglio ho raccolto molto materiale e non l’ho letto tutto ma mi sono reso conto che dopo quella data molto importante per il nostro Paese la città è cambiata molto ed ho voluto raccontarla anche perchè l’inverno del 1944 è stato diverso dagli altri e Bologna è diventata praticamente una città aperta; chi era scappato tornava ed il centro città era molto affollato”.

“Il commissario De Luca è nato grazie alla tesi di una storia contemporanea”, prosegue lo scrittore, “ispirandosi ad un personaggio che è stato in polizia dal 1941 al 1981 lavorando per l’OVRA passando per la polizia partigiana ed arrivando infine ad indagare su ex partigiani. De Luca è nella Polizia Politica ma ci si trova male perchè non fa il lavoro del classico detective però nella squadra è bravo ed il suo comandante crede davvero in quello che fa; si trova sulla scena del primo delitto perchè deve mettere un bigliettino nella giacca dell’ingegnere morto depistando le indagini ma un testimone parla di spari avvenuti in altro modo. Mi destreggio tra tante cose come la scrittura e la presentazione di documentari poichè, alla fine, svolgo praticamente la stessa cosa e racconto storie come lo farei nei libri ma mi appoggio a voci e documenti. Il funzionario della Prefettura Petrarca è ispirato ad una persona vera, il vicequestore Parisi che, con un nucleo di partigiani, documenta e fotografa tutti i delitti delle Brigate Nere realizzando poi un dossier sugli omicidi politici che verrà consegnato alla Liberazione facendo arrestare i poliziotti coinvolti.

 


 

Nei miei libri metto sempre alcune strofe di una canzone realizzata successivamente all’epoca in cui è ambientato il romanzo ed ora, per me, tutto ciò è diventato praticamente una regola. Il romanzo si rifà ad un immaginario che è suo e per questo libro ho immaginato una colonna sonora ricca anche perchè durante la guerra vi era molta musica e ci vedrei bene uno stile tipo jazz. La figura del dentista come torturatore è ispirata a personaggi anche reali e nella Polizia Autonoma si sviluppa la tortura quindi volevo inserire un filosofo della tortura. Gli scrittori “rubano” qualcosa alle persone in ogni contesto di vita quotidiana ma anche agli altri scrittori ed io vengo ispirato da autori come Scerbanenco, Chandler, James Ellroy, De Cataldo, De Giovanni e altri. Voglio dire ai lettori ed alle lettrici di leggere questo libro perchè c’è un pezzo d’Italia che dobbiamo conoscere per capire maggiormente la nostra storia senza dimenticare il protagonista, il commissario De Luca, un personaggio molto misterioso”.

“Ringrazio gli intervenuti, lo scrittore e la Libreria Ubik di Savona dicendo a Carlo che spero di incontrarlo presto a Savona”, conclude Centazzo.

 

SELENA BORGNA 

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.