Care femministe, al maschilismo, quand’è che gliela fate la “FESTA”?

Noi umani occupiamo la proprietà immobiliare chiamata Terra, per gentile concessione del Creatore, che volendo popolarla di soggetti perfettibili, forse si sarà chiesto se lasciarci liberi di correggere i guasti che da subito avremmo prodotto per ignoranza, o fare della NATURA uno stimolante soggetto formativo per aiutarci piano piano a sviluppare intelligenza.
E a quanto sembra, decise che due soli illuminanti “problemini” potessero bastare: la biodiversità che ha reso complessa e stimolante la natura; e la diversità psicofisica che ha fatto ogni umano unico e irripetibile.

Alcuni più dotati e altri meno, non per aiutare i forti ad imporsi da predatori e i deboli a finire predati, ma per farci capire che la convivenza pacifica passa dalla soluzione di questo “PICCOLO” rompicapo.
Altrimenti l’uomo finisce per prevalere per due ragioni: perché è più forte e perché è geneticamente più libero della donna di operare a proprio esclusivo vantaggio e quindi a danno della donna e della intera collettività.
Mentre la donna, dovendo procreare, crescere figli, accudire famigliari e anziani, è condannata, (in assenza di tutela giuridica e giudiziaria) a lavorare gratis per gli altri, per la famiglia e per la comunità. E dipendendo anche solo parzialmente dall’uomo, finisce suo malgrado per contribuire al consolidamento dell’idiota potere “maschilista geneticamente e giuridicamente predatorio”.
Che sia una famiglia, una comunità, un paese, una provincia, una regione, uno stato, un continente o l’intero pianeta, non fa differenza: con l’uomo creato geneticamente libero e la donna geneticamente schiava, (anche se ora non mancano donne che hanno imparato a difendersi con raffinata intelligenza), l’intero pianeta è diventato paradiso per maschi ricchi e potenti e inferno per donne e poveri.
Insomma, per non farla lunga, il MASCHILISMO è invenzione personale del Padreterno, che dall’uomo ha preteso come “servizio sociale gratuito” un lavoretto di una manciata di secondi per ingravidare la donna e poi correre sparato a prevaricare e sfruttare in tutti i sensi possibili e immaginabili la collettività.
Mentre ha condannato la donna, a lavorare gratis per 9 mesi ogni gravidanza, e autoschiavizzarsi fino alla morte per crescersi i figli e poi i nipoti, accudirli e proteggerlì al prezzo della sua vita. In aggiunta a genitori e suoceri da accudire e accompagnare fino all’ultimo giorno di vita.
E mancando nel corso dei millenni una intelligente e adeguata opposizione femminile in campo culturale, politico ed economico, il maschilismo ha generato a livello planetario una mostruosa piovra industriale e finanziaria, provvista di tentacoli politici dai colori e nomi più fantasiosi (come comunismo, socialismo, fascismo, nazismo e chi più ne ha più ne metta) ma tutti rigorosamente funzionali alla conservazione gattopardiana del potere del maschio. Il cosiddetto maschilismo.
Unico “ISMO” rimasto in perfetta salute criminale dalle caverne ad oggi, perché l’uomo, al massimo delirio di onnipotenza, non si fa scrupoli a sfruttare, devastare, uccidere chi osa insidiare il suo stramillenario potere schiavizzante.
Il comunismo lo hanno assassinato perché aveva testa e tentacoli pubblici. E non potendo speculare profitti e privilegi privati solo per i maschi, non conveniva per amore di uguaglianza e giustizia sociale tenere il sistema in buona salute, utile per tutti, donne comprese.
Mentre la piovra capitalismo poi convertita in liberismo, anche quando si direbbe malaticcia, affama l’intera umanità, pure se afflitta da pandemia sterminatrice, e ingrassa senza ostacoli e senza limiti, perché ha la testa privata, e persino i tentacoli fiscali che sì direbbero pubblici, sono pubblici finti: governati scientificamente dal POTERE FINANZIARIO MONDIALE PRIVATO saldamente in pugno a poche diecine di Paperoni trilionari.
Le holding finanziarie e industriali mondiali lavorano allo sfruttamento intensivo degli umani e del pianeta, condizionando, occupando, corrompendo o minacciando governi e parlamenti, ormai svuotati da qualunque potere autonomo: culturale, politico, economico.
Insomma, giusto per capirci, tutti gli “ISMI” che si susseguono da millenni, fino all’attuale liberismo, sono tutte schifosissime maschere del MASCHILISMO: servono solo a conservare le donne organiche al potere barbaro, criminale, schiavista e sanguinario dell’uomo, e se non si rassegnano alla sottomissione e allo sfruttamento rischiano pure la vita ovunque e comunque.
E’ questa “naturale” disuguaglianza di genere che la cultura e la politica avrebbero dovuto correggere, ma che i maschi cavernicoli ad oltranza continuano indisturbati a conservare e consolidare a proprio vantaggio, arrischiando persino il futuro dell’umanità, dopo aver devastato il pianeta.
Altro che quote rosa. Noi maschi, alle donne dovremmo un minimo di 10000 anni di risarcimenti, per aver fatto di ogni famiglia un casinò in miniatura, dove vince chi tiene banco: chi ha in tasca il portafoglio gonfio di soldi e di potere tirannico, giuridicamente sancito e giudiziariamente tutelato.
E finché il potere finanziario e ora anche sanitario, resterà nelle grinfie del maschio, e di qualche donna ereditiera che ha saputo emulare il maschio in rapacità; qualunque politica, a prescindere dalla maschera “ismica” che vorranno incollarle, servirà sempre e solo per conservare il “vampiresco e cannibalesco” potere mafioso e assassino dei maschi.
Attenti a distribuire nei singoli Stati potere di governo solo a chi accetta di governare sotto dettatura, per scimunire i popoli con miliardi di finti cambiamenti gattopardiani perché del maschilismo sfruttatore, usuraio e guerrafondaio nulla cambi.
In Oriente in Occidente e ovunque, nei rapporti con l’uomo, la donna non ha varietà di scelta: o si rassegna alla sottomissione come in Afghanistan, o si rassegna alla parità finta come in Italia e in tutto l’occidente femminicida. Perché se pretende la parità reale rischia la vita.
Non avendo cervello, il maschio, mai diventato UOMO, continua a difendere il suo potere con i muscoli, ma prima o poi (vedi pandemia in corso) dovrà vedersela con la NATURA, una “FEMMINA” che non perdona, e a colpi di devastanti calamitá sembra voglia vendicare tutte le donne vittime del mondo, mandando in frantumi la torre di Babele assassina e suicida del potere del MASCHIO unico gigantesco e a tutt’oggi immodificato e temo immodificabile errore di Dio.
FRANCO LUCERI da  Il rebus della cultura

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2 thoughts on “Care femministe, al maschilismo, quand’è che gliela fate la “FESTA”?”

    1. Caro Marco Giacinto,
      grazie per averlo puntualizzato.
      Ma che la pentola mondiale dei cambiamenti gattopardiani avesse sempre qualcosa in ebollizione o in caldo non avevo dubbi, dovendo proteggere da tutto e da tutti la refurtiva dei trilionari.
      Solo gli inferni sociali sono soggetti a stravolgimenti naturali, culturali, giuridici ed economici ma i paradisi fiscali mai.

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