Cappella della Crocetta

CAPPELLA DELLA CROCETTA,
ALTRIMENTI DEFINITA:
CAPPELLA DELL’APPARIZIONE

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
(Diciottesima parte)

Con la pubblicazione odierna, continuiamo a richiamare l’attenzione dei nostri amici lettori sulla descrizione delle bellezze storiche, artistiche e culturali, presenti nella valle del Letimbro.

L’argomento odierno è il seguente:

CAPPELLA DELLA CROCETTA,

ALTRIMENTI DEFINITA: CAPPELLA DELL’APPARIZIONE

Sua genesi storica e sua ubicazione

Premetto, subito, che trattare compiutamente questo argomento è difficile e complesso, perché esistono diverse versioni sulla genesi e sul significato religioso di questa piccola, ma meravigliosa costruzione, che continua ad esistere nella frazione del Santuario di Savona.

Cito, al riguardo, l’interpretazione più accreditata, rivolta a questo argomento, a firma di  F. Noberasco, presente nel suo opuscolo:

Contributo alla storia savonese: il beato Antonio Botta;
La visione di frate Agostino (anno 1913): pagina 11 e seguenti:

 “18 marzo di non so quale anno (fra il 1570 ed il 1580), ricorrendo l’anniversario dell’apparizione della Madonna ad Antonio Botta (1536), un cappuccino (il padre Agostino di Genova), mentre partecipava alla processione votiva, vedeva la Vergine benedicente dal poggio, che si erge proprio accanto al Santuario, sorto nel romito luogo del miracolo.

Parecchi anni dopo, quando si venne a sapere della visione, avuta dal frate (che la tenne segreta, finché fu prossimo alla morte (1606), fu alzata una croce su quella altura, che dicevano “Rocca dei Marenchi” e da allora si chiamò (ed ancora si chiama: Rocca della Crocetta)

Lassù, molto probabilmente fra il 1679 e il 1680, Pietro Paolo De Franchi, nobile genovese, erigeva la cappella caratterizzata da un nitido prisma esagonale, ricoperta da una cupoletta, emergente tra gli alberi.

La Cappelletta fu terminata nel 1680 (il dì: 1 aprile), come testimoniato da atto rogato da Pier Giovanni Bellotto (cancelliere della città di Savona).

Occorre, inoltre, aggiungere che, in epoca successiva (1769 – 1780), gli interni della cupola e delle pareti della Cappella sono stati meravigliosamente abbelliti dalle splendide opere pittoriche del nostro concittadino Bartolomeo Guidobono.

Per meglio evidenziare il sito, ove è ubicata la Cappella, porgiamo, all’attenzione dei nostri amici lettori, il seguente disegno, che espone la piazza del Santuario e più in alto (a sinistra della Chiesa) la sede della cappella


ed, inoltre, la seguente fotografia che evidenzia, in alto, la Cappella semi nascosta dalla vegetazione.


Ma, a questo punto, carissimi amici, sorge un altro complesso problema:

Quale strada percorrere per giungere alla porta d’ingresso della cappella

Su questo ben preciso e decisivo argomento, mi permetto di proporre all’attenzione dei nostri lettori, le parole scritte su questo tema da Carlo Cerva, ex Presidente della società culturale savonese “A Campanassa” (vedere, in proposito, l’articolo, a firma di Michele Costantini, pubblicato dal quotidiano “La Stampa” in data 10 settembre 2015):

“La sorpresa è stata l’impossibilità di accedere alla Cappella della Crocetta, uno dei più importanti siti della città, per il valore artistico, storico e devozionale. Per raggiungere la Cappella della Crocetta ci sono due percorsi, il primo a piedi chiamato via Crucis, non facile da percorrere, perchè il sentiero in salita risulta sconnesso e invaso da erbacce,  il secondo in auto su una strada sterrata, dove, però, ad un certo punto, è presente una catena con la scritta “Proprietà privata-Vietato il passaggio”.

 E poi prosegue:

“E inutile raccontare i tentativi per riuscire a convincere le persone, presenti nella zona, a farci accedere nella proprietà. Alla fine non siamo riusciti a vedere la Cappella della Crocetta, neanche dall’esterno.
E’ un vero scandalo, per un patrimonio storico, che è, soprattutto della città e dei savonesi”

Debbo dire che condivido pienamente l’Articolo ora citato ed, in particolare, sottoscrivo interamente le dichiarazioni di Carlo Cerva

 Aggiungo inoltre, che le sue dichiarazioni di allora hanno trovato conferma in un successivo articolo de “La Stampa” (datato 3 gennaio 2016), dove è possibile leggere quanto segue:

“L’area della Cappella, continua ad essere interdetta ai visitatori.
L’accesso da via Monteprato è impegnato dai lavori di ristrutturazione della casa privata accanto alla Cappella e il passaggio pedonale, conosciuto come la Via Crucis, è chiuso da una rete metallica con la scritta: “lavori in corso”.

L’allegata fotografia conferma, in modo esemplare, la verità di quanto sopra scritto.


Giungiamo, quindi, all’11 settembre 2016 ed al servizio giornalistico di Michele Costantini che, testualmente riporto:

“Finalmente, la via Crucis, alle spalle della Basilica, con la ripulitura del sentiero e il completamento del muro di sostegno a lato della Cappella, torna ad essere percorribile dal pubblico, anche se la stradina non è agevole per le persone anziane.
 Purtroppo, l’accesso più comodo, quello da via Monteprato, resta ancora chiuso per i lavori di ristrutturazione di un’abitazione privata”.

Stando così le cose, siamo in condizione, carissimi amici, di salire, sia pure con notevoli difficoltà cardio-respiratorie, sino alla vetta della “Rocca della Crocetta”.

 Ma, qui giunti, troviamo “il tutto perennemente chiuso”.
 Ma noi vogliamo essere corretti e leali con i nostri amici lettori e, di conseguenza, proponiamo a tutti voi, le seguenti fotografie:
Cappella della Crocetta, aspetto attuale

Aspetto originario della Cappella: fotomontaggio con il rilievo eseguito sui residui della decorazione ad affresco (opera di E. Haffner)
 
Ma cerchiamo di andare oltre, carissimi amici, cerchiamo di entrare all’interno della Cappella stessa.
Ma… troviamo tutto ermeticamente chiuso ed inagibile.
Ed, allora, nell’attesa di qualcuno che ci venga spiegare, con competenza e correttezza, il perché di tale veto e ci venga comunque a riferire sulle condizioni dei dipinti del Guidobono, mettiamo a disposizione dei nostri amici lettori le seguenti

Impressioni fotografiche

 
Affresco della cupola della cappella 
 
Due affreschi delle pareti interne
 

ALDO PASTORE           28 Gennaio 2018

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