Cala il crepuscolo sul decennio politico del Sindaco Berruti

CALA IL CREPUSCOLO SUL DECENNIO POLITICO
DEL SINDACO BERRUTI
LA DECENNALE STORIA TRA IL SERIO E SEMISERIO
DEL COMUNE DI SAVONA, STORIE DI MISERIE E NOBILTA’

CALA IL CREPUSCOLO SUL DECENNIO POLITICO
DEL SINDACO BERRUTI
LA DECENNALE STORIA TRA IL SERIO E SEMISERIO
DEL COMUNE DI SAVONA STORIE  DI  MISERIE  E  NOBILTA’

Il caso e la fatalità hanno sempre imperato nei tempi.

Così Federico Berruti è al secondo mandato da sindaco di Savona grazie a molti personaggi ingiustamente poco considerati sia nella prima legislatura che in quella attuale.


 

Citare i loro nomi sia del primo che del secondo mandato è quasi inutile, tanto sono sulle bocche di tutti, ma facciamolo per rispetto al loro valore e integrità.

Eccoli e rieccoli:

come scordarsi del magico Rosario Tuvè colui che riusciva a vanificare il nulla, usurpatore di un assessorato a scapito del più votato collega Casalinuovo, il granitico gigante buono Jorg  Costantino prestato all’ambiente, l’indomabile e intramontabile Francesco Lirosi soprannominato l’usciere dei savonesi (venghino signori, venghino) per la mancata derattizzazione delle ex circoscrizione tanto da consentire la libera circolazione dei topi, l’ecologista Sergio Lugaro. Ricchi premi e cotillon per i giovani con la bellissima Elisa Di Padova e con i tutti i dipendenti del Comune a cantare in sottofondo la  mitica ’’per Elisa’’ per alleviare e dare un sollievo alle estenuanti fatiche dei dipendenti comunali e magari elaborare un calendario comunale che posto in vendita rimpinguerebbe le casse comunali.

 A sfornare idee e genuine michette fresche di prima mattina ci pensa il Democratico Mulino di Paolo Apicella, che  ha ricevuto dal Sindaco, l’incarico di rimpinzare con bomboloni alla crema l’esile e mingherlina Isabella Sorgini, che non poteva che finire ai servizi sociali.

 Seguendo un “bocconiano” metodo logico, il Signor Sindaco Federico Berruti non poteva non scegliere come suo Vice Sindaco l’indomabile forza della natura, ossia rullo compressore Livio Di Tullio uno fatto in casa cresciuto apposta a pane e vino dalla CGIL che tutto doveva spianare ed appianare, trasformatosi ultimamente in un “riccio” rancoroso e pericoloso con i suoi aculei al veleno pronti a colpire di tutto e di più.


 Poi, “er piccoletto” ora indagato furbetto del quartierino, colui che tiene la borsa della spesa il mitico Luca Martino che moltiplica TASI e IMU come se fossero pane e pesci, lasciato a sbattere la testa contro i muri per non essere stato inserito nel listino della Paita, mandando in fumo un misero mensile di 12 mila euro al mese. Se prende il brevetto da pilota la sua amica referente Ministra Pinotti lo metterebbe subito a pilotare un F35 (tranquilli) caricato a salve. Non ultima la notizia che in Comune saranno ripristinate le porte girevoli telecomandate direttamente dall’irascibile ma simpatico Presidente del Consiglio Giuseppe Casalinuovo che, essendo uno dei più votati è a pieno titolo legittimato a manovrarle, altro che apri e chiudi presso l’Ospedale, come nei bei tempi andati.  Imperdonabile la mancata realizzazione di un calendario del Corpo dei Vigili Urbani in tenuta adamitica, che posto sulle porte dei savonesi avrebbe ricordato loro, al momento di uscire di casa in macchina, di diventare disciplinati e rispettosi nella circolazione e cosi da ridurre sensibilmente il caotico traffico cittadino, un’idea geniale a poco prezzo.

Per dovere di cronaca non si può non menzionare l’eterno Pietro Santi, colui che con i Santi in paradiso ci parla  amichevolmente, (col paradiso non si scherza), con i suoi  inutili circa 800 voti di preferenza invece ci hanno scherzato tutti, sarà quanto prima insignito della medaglia d’oro dalla città di Savona, per la tenacia di sedere in Consiglio  Comunale. Certamente il Sindaco saprà fargliene gradito dono da portarsi a casa come cimelio. Amen.

Senza dimenticare i magnifici prodi e  valorosi 4 moschettieri Giannotti, Musso, Molteni e Scarcella, nella regione delle COOP è un sacrilegio rinunciare ad una allettante offerta del (prendi 4 e paghi uno), al servizio del solo ed unico Sindaco ‘’RE’’ che detiene, unico nel suo genere ad avere 4 moschettieri, le sorti e le speranze dei savonesi al minimo costo, quasi di saldo, solo 130 mila  miseri EURI annui; molti li hanno già denominati ‘’i Quattro dell’Ave Maria’’ o ‘’i Quattro dell’Oca selvaggia’’. E’ stato fatto tanto can can in merito a questa scelta, da essere diventata un’idiota barzelletta.

Tutti venuti da diverse esperienze sono stati ben presto calamitati (a dire il vero, non solo loro) dalla magnetica  personalità del bocconiano Sindaco Federico Berruti.

Anche alcune opposizioni condividono le più grandi battaglie di avanguardia con la Giunta, non risulta che si sia alzata qualche voce fuori da questo contesto, a chi scrive non risulta, anzi tutti accondiscendenti anche in fatto di future cementificazioni partendo dalle aree Erg (che molti ignorano), il Porticciolo turistico della Margonara, (se realizzato come lanterna Savona potrebbe avere la torre del “Belin“ da far crepare Genova d’invidia) il piccolo Crescent, le aree ex stazione, gli Orti Folconi, i cantieri Solimano, il Commercial Stadium del Savona FbC e altri  futuri Insediamenti per cambiare Savona e perché no??? Anche i savonesi.

E’ grazie a loro, se il Sindaco Federico Berruti ha dormito e continua a dormire sonni tranquilli e vani sogni di gloria che si sono sciolti e liquefatti come neve al sole in questi 10 anni.

Orbene la domanda da rivolgervi sorge spontanea: ‘’L’AVRESTE MAI COMPRATA VOI UNA MACCHINA USATA DA LOR SIGNORI’’Si  dichiara aperto un sondaggio, si può votare telefonando in Comune (N.B. se momentaneamente occupato) si  prega di riprovare, grazie.

Le opposizioni lasciano chi li ha votati attoniti ed  esterrefatti per il semplice motivo che non sono riusciti  proprio a svolgere il minimo sindacale del loro ruolo, anche i 5 stelle partiti gridando si sono zittiti, d’altronde un Delfino non diventerà mai un pescecane.

I grillini hanno rifiutato di percepire i gettoni di presenza ma  non esonera loro di far vedere alla Giunta le stelle (non le stelle di Negroni) e anche i sorci verdi.

Gli altri gruppi di opposizione continuano a votare SÌ invece di NO alle proposte del Sindaco. Se si oppongono lo fanno sulle minuzie, su cose di nessun interesse per il cittadino (e noi paghiamo) perché qualcuno gli ha dato fiducia votandoli,  sta a loro a dimostrare che ne siano stati degni.

Arrivati a questo punto l’analisi politica non serve più. Converrebbe una bella analisi di coscienza.


Stupisce vedere un giovane Sindaco in cui molti avevano creduto e riposto tanta fiducia che ormai è arrivato al capolinea. Constatiamo il suo fallimento politico in tutti i sensi, non è riuscito a dare una svolta di cambiamento alla città dopo i tanto decantati proclami e annunci tutti finiti nel cestino; si è costruito per sua scelta una giunta di mediocri per non avere contraltari che lo potessero intralciare, ha dimostrato di essere anche un tipo permaloso nei confronti di chi osava mettergli i bastoni tra le ruote, ora, rimasto solo, isolato dal PD e nel partito, sta cercando in tutti i modi che si avveri un miracolo che possa ancora permettergli di continuare a fare politica.

Fortunatamente questo decennio volge al termine e speriamo che i savonesi sappiano fare esperienza di questo decennio BERRUTIANO, di tutta la classe dirigente succedutasi nel PD, nella CGIL e nelle Coop, fautori e corresponsabili di questo fallimento. L’unica e ultima richiesta che possiamo chiedere all’ Ex Sindaco BERRUTI, per ripagare almeno in minima parte i savonesi, di portare in viaggio di lavoro tutti i suoi compagni sinistroidi e di cordata come era uso fare una volta con i compagni che miseramente fallivano in una nuova ritrovata “Siberia” e lasciarli un po’ lì a meditare

Riesce difficile individuare o trovare qualcosa che non sia stata pura routine. Un vecchio slogan diceva “qui non si fa politica“ e Lei Signor Sindaco non è stato nemmeno capace di prende spunti e lezioni dal Suo Presidente Burlando maestro e campione nel taglio di nastri, non avendo fatto nulla che meritasse di essere inaugurato.

Speriamo le serva e le sia utile la lezione impartitagli recentemente dalla Paita e dal PD con le primarie, anche qui lei si è sbracato perdendoci la faccia e anche un po’ di dignità. Lei non si è reso conto di cosa avevano bisogno e volevano i suoi concittadini, non li ha minimamente ascoltati, li ha ignorati e tremendamente delusi, ormai il crepuscolo politico e calato su di Lei, ed essendo alle battute finali, la invitiamo a non rattristarsi per il futuro, gioisca nel pensare che il futuro dei savonesi sarà sicuramente migliore.

Creda il resto e solamente “Miseria e nobiltà”   

Cordialmente, un savonese.

 PAOLO ALDO PERINO

 

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