Cairo Montenotte, una sala dedicata …

Cairo Montenotte, inaugurata una sala

dedicata al lascito del professor Bruno Mozzone

 

Cairo Montenotte, inaugurata una sala

dedicata al lascito del professor Bruno Mozzone

 E’ stata inaugurata, alla presenza del sindaco Paolo Lambertini, del vicesindaco Roberto Speranza, dell’assessore alla cultura Nella Ferrari e di numerosi esperti del settore, una sala della biblioteca comunale di Cairo Montenotte dedicata al lascito del professor Bruno Mozzone, deceduto nel 2018 a 67 anni ed intenditore di varie forme di arte.

“Ringrazio tutti e voglio dire che questo lascito è molto importante sia per la biblioteca che per la città”, ha dichiarato il primo cittadino cairese, “e Bruno Mozzone era amico dei suoi studenti ma si faceva rispettare lasciando un importante segno in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il trasferimento della biblioteca in questa sede è stato possibile grazie al lavoro della precedente amministrazione e ricordo che le presenze sono sempre in aumento anche perchè qui si svolgono molte attività come la presentazione dei libri. 

 


 

Questo lascito di circa 700 libri è un lustro sia per la città che per la biblioteca tutta”. Parole simili da parte di Carla Ciria, compagna di Bruno Mozzone: ”La figura di Bruno è una figura importante per tutti e ricordo sempre la sua passione per la politica, la cultura e l’insegnamento. Credeva molto in una società più giusta e per lui la data del primo maggio era molto importante; era anche uno studioso di Dante, del teatro e della letteratura russa senza dimenticare la sua passione per la musica classica ed il periodo che svolse il mestiere di giornalista. 

Bruno scrisse la pagina della cultura de Il Secolo XIX e de La Stampa affrontando temi importanti come l’arte di Albissola avendo vissuto lì per diverso tempo. Fu anche traduttore di opere russe e dell’est europeo, insegnò italiano e latino al Liceo Calasanzio e fu molto amato dai suoi studenti anche perchè apprezzava molto il coraggio dei giovani. Fu proprietario di una ricca biblioteca che volle fosse disponibile a tutti poichè donare un libro significava per lui trasmettere cultura; lui fu un uomo senza barriere ed il lascito comprende volumi dedicati alla Russia ed all’Europa dell’est”.

 


 

“Bruno Mozzone fu mio insegnante al liceo e divenne anche un maestro di vita per me poichè alle scuole superiori ci insegnò a vedere la vita in  modo diverso”, afferma l’assessore alla cultura Nella Ferrari, “anche perchè durante le sue lezioni non fece mai trapelare il suo credo politico di sinistra e voglio dire che i suoi giudizi mi hanno aiutata a crescere”.

 


 

“Bruno seguì molto l’attività teatrale”, sottolinea un suo vecchio amico, “e quando nacque la nostra compagnia ci seguì molto dopodichè ci aiutò molto nel cinema”.

“Il professor Mozzone fu un mio compagno di scuola nelle elementari”, evidenzia il professor Renzo Cirio, “e lo ricordo sempre con affetto. Questa donazione è un atto importante e mi piacerebbe molto che la sala in cui sono presenti questi libri fosse intitolata a lui”.

 


 

“Non possono essere presente”, recita uno scritto della dottoressa Sugliano che lavorò con Mozzone per anni, “ma voglio dire che colmare il vuoto della sua mancanza è molto difficile. Questo dono rispecchia un importante aspetto della sua cultura e del suo essere e per lui la Russia era una sorta di luogo dell’anima. Confrontarmi con lui è stato un onore e mi ha aiutata molto nel mio lavoro; collaborò molto con scrittrici poco tollerate in Unione Sovietica e sono convinta che la raccolta parli da sola”.

“Molti sono i libri donati alla biblioteca ma molti sono anche quelli donati al liceo”, conclude il sindaco Lambertini. 

 SELENA BORGNA

 

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