BUONA ESTATE RAGAZZI!!!!

  BUONA ESTATE RAGAZZI!!!!

    BUONA ESTATE RAGAZZI!!!!

  Ci rivediamo a settembre, ragazzi!

Ci rivedremo dopo un’estate di nuove polemiche, di nuove e vecchie battaglie sindacali, di malesseri e vecchi rancori su quello che si doveva “fare” nella scuola  e non si è fatto, su quello che si credeva ormai superato e invece si torna a  ridiscutere, dalla scuola di Berlusconi a quella di Letta passando per Monti e ora di Renzi.

Insomma minestre riscaldate, dure da inghiottire, intrise di demagogia e di vecchie, ipocrite ricette.

Ci si rivede a settembre, ragazzi, con un’idea di scuola da tagliare ancora, in una proposta tutta italiana che di tutto sa, meno che di nuova rotta o nuovo modello di scuola.

Ci vediamo a settembre ragazzi in una scuola che continuerà a versare in condizioni sempre più difficili, dove continueranno a mancare risorse e strutture laboratoriali e aule. Dove mancheranno risorse per i corsi di recupero (ore d’insegnamento destinate a studenti del primo, secondo, terzo, quarto anno, pagate 16 euro l’ora) e risorse per il miglioramento dell’offerta formativa.

Dove continueranno a esserci carenze nelle manutenzioni e nel numero di aule, nonostante gli accorpamenti di classi finalizzati solo al risparmio di fondi,  perché il numero di alunni per classe deve solo aumentare e la dignità e la funzione professionale e sociale dei docenti viene messa costantemente in discussione, lontano da quelle finalità costituzionali che dovevano mettere al centro la scuola pubblica.

Continueremo a sentire ifalsi luoghi comuni su orario, carichi di lavoro e retribuzioni dei docenti italiani che in un’insistente e ricorrente propaganda, enfatizzata dai mezzi d’informazione, ci ripeteranno l’affermazione che i docenti italiani lavorano meno di quelli europei.

Una falsità.

Le ore di lavoro medie settimanali dei docenti italiani sono pari a 39 ore come nella media europea, mentre le retribuzioni sono ben sotto la media!
E’ l’OCSE a dichiararlo.


E’ vero e gli studenti lo sanno bene che vi sono docenti che non guardano l’orologio se si sta lavorando a un progetto di approfondimento, se si devono fare uscite didattiche, sopralluoghi con lezioni itineranti che richiedono molte più ore e non retribuite, ma è anche vero che la scuola italiana sta mantenendo la sua qualità proprio sulle spalle di chi ci lavora ancora credendoci  con passione, aldilà dei riconoscimenti di merito e carriera.

Merito e carriera si chiamano le proposte Renzi ma finiranno per significare ancora una volta: tagli lineari e aumento dei carichi di lavoro.

Quali altri?

Per chi non conoscesse il lavoro del docente elenco qui sotto:


lezioni in classe o in laboratorio
riunioni periodiche sulla programmazione
preparazione di compiti scritti
correzione di compiti scritti
preparazione di verifiche scritte e prove di valutazione
correzione di verifiche scritte e prove di valutazione
preparazione delle lezioni
preparazione delle esercitazioni di laboratorio
partecipazione a consigli di classe, interclasse, intersezione
partecipazione a collegi docenti
riunioni di dipartimenti e altre articolazioni dei collegi docenti
colloqui individuali con genitori e studenti
colloqui collettivi con i genitori sull’ all’andamento didattico della classe e agli esiti di scrutini trimestrali o quadrimestrali
consegna documentazione e pagelle
uscite didattiche e gite scolastiche
E forse dimentichiamo qualcosa.


Si provi, dunque, a fare la somma.

A fronte di ciò occorre avere pudore di tacere sullo stipendio del docente italiano, che bloccato da sette anni, si assesta a meno un terzo sotto di quello degli altri Paesi avanzati.

 

Vogliamo discutere sulla verità della scuola italiana oppure procedere con la propaganda un tanto al chilo che ha portato la scuola a reggersi sui pochi di buona volontà , facendo vivacchiare chi con lo stesso stipendio non solo non fa il suo lavoro ma spesso produce danni ?

 Certo, tutti nella scuola, dai dirigenti agli Ata ai docenti, debbono contribuire a un miglioramento della qualità, ma è indiscutibile che sia bisogno di scelte e di adeguati investimenti, mentre invece non investiamo risorse  e quindi non pretendiamo risultati.

Ci vedremo a settembre, per continuare il nostro percorso, non sempre facile perché, non è facile crescere e ancora più difficile diventare adulti e maturi.

Ancor più difficile, per un insegnante, perseguire una didattica di rifiuto di quel comodo appiattimento educativo che sclerotizza le personalità degli studenti e cercare, invece, di alzare il livello delle vostre aspettative e non ammainare le vostre giuste  ambizioni esistenziali.

Continueremo a lavorare insieme perché vi conquistiate la vita meritandovela.

Perché non è vero che tutto deve essere facile e raggiungibile, senza merito e fatica, soprattutto in questo particolare periodo di crisi economica e politica!

Spero che i vostri genitori continuino a seguire i vostri successi e le vostre conquiste, ma anche che vi rimproverino insuccessi e indolenze e insieme agli insegnanti vi rinforzino sempre più al confronto con la vita reale.

Spero che continuiate a non accontentarvi dei sei meno o dei sei, a non accontentarvi della mediocrità.

Ci rivedremo a settembre, tutti insieme a progettare la nostra idea di scuola, fatta di condivisione, di capacità di affrontare le sfide ma anche  di grandi soddisfazioni.

Una scuola senza scorciatoie, dove ci si deve impegnare per sapere, dove si può sbagliare per riprovare, dove ognuno può coltivare il proprio talento e sentirsi parte di una comunità e dove si può stare bene insieme.

Ce la dovremo fare a costruire un luogo di crescita, la vostra, dove il mio ruolo di insegnante dovrà continuare ad essere quello di comunicare , ma anche quello di ascoltare e se sarò fortunata di comprendere.

    ANTONIA BRIUGLIA

Dedicato ai miei studenti attuali e futuri.

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