Borghetto S. Spirito – Ultracentenaria e in buona forma. Si muove in carrozzella, ma mantiene una memoria che spazia nei ricordi di una vita laboriosa. Maria Bianchi, nata il 02/12/1904 in un piccolo centro della Lomellina, è arrivata a Loano nel 1961. Quasi mezzo secolo fa.

Ha abitato nelle “case Viglino” di via Bulasce fino al 2009 quando ha trasferito la residenza a Borghetto S. Spirito, nell’istituto di assistenza Humanitas.

Maria Bianchi esercitava il commercio ambulante di indumenti per neonati e bambini, riscuotendo apprezzamento e rispetto. Tra mercati settimanali e fiere lungo tutto la Riviera e l’entroterra.

Nella sua lunga esistenza ha perso due mariti e l’unico figlio, Dino, per gravi malattie. Ha curato per lunghi anni anche il padre infermo.

Ha superato prove difficili, dolorose, sempre con animo sereno e pronta ad aiutare chi aveva bisogno. A chi bussava.

Ha partecipato come Dama della carità a numerosi pellegrinaggi a Lourdes.

Tra le sue conoscenze, la fortuna di annoverare quella del Dr. Giuseppe Trucco, che oltre essere amico di famiglia, è stato il suo medico personale a Loano. E ogni settimana torna a farle visita, approfittando della circostanza che nelle stessa struttura è ricoverato un anziano fratello, Silvio, ex insegnante a Savona.

Giovedì mattina hanno voluto essere presenti per una testimonianza di affetto, auguri, stima, omaggio di fiori e partecipazione al lietissimo evento, il sindaco di Borghetto, Santiago Vacca, l’assessore di Loano, Remo Zaccaria, che non ha voluto mancare nonostante una contemporanea riunione di giunta, il presidente della Fondazione Leone Grossi-Simone Stella, Stefano Ferrari.

Nella foto (artigianale), Vacca e Zaccaria (con la fascia), Giuseppe Trucco e una commossa festeggiata.

Una sola assenza stonata, in una ricorrenza certamente non usuale: le telecamere di “Rai-Liguria”, la nostra regione, quella che dovrebbe essere la prima vetrina della storia dei liguri.

2 dicembre 2010