Associazione Mutilati e Invalidi del Lavoro

Convegno il 27 novembre al Priamar (Sala Sibilla).
Serve un osservatorio pubblico
SALUTE, AMBIENTE, LAVORO IN PROVINCIA DI SAVONA
L’AMIANTO UN DRAMMA DI GRANDE ATTUALITA’
Proposta ANMLI: un registro dei lavoratori a rischio.
Tra polveri sottili, amine aromatiche e…

Convegno il 27 novembre al Priamar (Sala Sibilla). Serve un osservatorio pubblico
SALUTE, AMBIENTE, LAVORO IN PROVINCIA DI SAVONA
L’AMIANTO UN DRAMMA DI GRANDE ATTUALITA’
Proposta ANMLI: un registro dei lavoratori a rischio. Tra polveri sottili, amine aromatiche e…
 

Savona – L’ANMLI, l’Associazione Mutilati e Invalidi del Lavoro molto attiva anche a Savona con la sua sede di via Guidobono, lancia un segnale d’allarme attorno al vero e proprio “dramma dell’amianto” e convoca, per il prossimo 27 Novembre, un grande convegno destinato a fare il punto su questa delicatissima questione.

I termini del problema sono noti ma vanno comunque riassunti: l’utilizzo dell’amianto sviluppatosi per lunghi decenni nel secolo scorso (nonostante segnali d’allarme fossero stati lanciati in tempi non sospetti) si è rivelato un vero e proprio “cavallo di Troia” per gravi malattie dell’apparato respiratorio, in particolare per mortali mesoteliomi pleurici; si prevede che, in Europa, al 2020 si saranno registrati 250.000 decessi per questa causa, che si può definire come una vera e propria “piaga sociale”.

La platea dei soggetti che corrono rischi è molto ampia: in prima fila ci sono i lavoratori di aziende che utilizzavano ampiamente l’amianto per le loro lavorazioni e per la costruzione delle loro officine; l’amianto è un materiale “facile” per il prezzo e la durata e vi sono grandi paesi produttori che ne hanno ricavato, e ne ricavano, forti vantaggi economici.

Fabbriche metallurgiche e chimiche, ferrovie, edilizia: sono molti i settori coinvolti in questo discorso; ma anche i comuni cittadini, i viaggiatori dei treni, gli abitanti di case nelle cui strutture (in particolare i tetti) l’amianto è stato utilizzato possono correre rischi di malattie i cui tempi di latenza sono molto lunghi, 30-40 anni e che finora hanno colpito fasce di popolazione formate da persone professionalmente esposte al rischi fin dagli anni sessanta del ‘900.

Lo smaltimento dei residui di amianto, proprio per le caratteristiche di questo materiale, propone costi altissimi, di difficile sostenibilità pubblica in particolare in questi tempi di crisi.

L’obiettivo della mobilitazione dell’ANMLI di Savona (particolare in un quadro di forte processo di deindustrializzazione che ha caratterizzato le aree più importanti della nostra Provincia: pensiamo a luoghi di lavoro quali l’Italsider, la Centrale Enel, la Metalmetron-Mammut) si pone uno scopo ben preciso: quello di tutelare, il più possibile preventivamente, le persone che sono state costrette a lavorare a contatto con l’amianto e ne hanno inalato le polveri.

Si tratta di mettere in moto meccanismi di diagnosi preventiva per consentire un miglioramento nella qualità della vita, ed un miglioramento delle condizioni economiche di affrontamento del problema, per far sì che nel medio periodo la cura dei soggetti colpiti costi di meno alla collettività.

Gli interlocutori privilegiati dell’ANMIL sono l’INAIL (ente erogatore dei benefici derivanti dalla contrazione di patologie di questo tipo) e l’Assessorato Regionale alla Sanità perché si pervenga ( questa sarà la proposta centrale del convegno programmato per il 27 Novembre prossimo) alla creazione di un osservatorio pubblico delle condizioni di salute degli ex lavoratori a rischio ( Un “registro degli esposti”, peraltro già previsto da normative vigenti, finora disattese).

Questo registro permetterebbe di individuare i soggetti a rischio e effettuare interventi di controllo nel tempo e di cura, con l’obiettivo di prevenire al massimo lo sviluppo delle malattie ( un modello da indicare sarebbe quello realizzato dall’Associazione degli ex-lavoratori ACNA di Cengio per il monitoraggio delle condizioni di salute dei lavoratori messi a contatto, a suo tempo, con le amine aromatiche).

Appuntamento, dunque, alla Sala della Sibilla al Priamar per il prossimo 27 Novembre: un momento di grande importanza per affrontare una piaga sociale come quella dell’utilizzo dell’amianto; uno dei nodi più difficili nel delicato rapporto tra lavoro, ambiente, salute delle persone.

Savona, 11 Novembre 2010                                                        Franco Astengo

 

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