L'ULTIMO NATO, al Campus, si chiama "master in
programmazione e produzione televisiva e radiofonica" e
vedrà in prima linea glorie savonesi che rispondono al nome
di Carlo Freccero, Fabio Fazio e Antonio Ricci, ma anche
storici inviati Rai e Mediaset quali Mimmo Lombezzi o gli
staff di Radio Popolare e di Radio Radicale (vedi servizio a
lato). «Per noi - spiega Alessandro Schiesaro, presidente
della Spes, la Società degli enti savonesi per l'università
- si tratta del coronamento di una sfida: quella lanciata
quando abbiamo fortemente voluto a Savona il corso di
scienze della comunicazione». Aggiunge Schiesaro: «Savona
sta affrontando una trasformazione e l'universitàè una
risorsa chiave in questo processo». Una risorsa, spiegano al
Campus, a disposizione della città e del territorio, delle
aziende e delle istituzioni, per un salto di qualità e,
anche, di mentalità in una difficile fase nella quale,
terminata l'era industriale, Savona tenta di reinventarsi
un'immagine e una prospettiva.
I numeri del Campus, del resto, parlano da soli: qualità a
parte, la quantità dell'offerta formativa è cresciuta di
pari passo con quella degli studenti. Nel 2002, gli
inscritti ai corsi di laurea attivi al Campus erano 1.294,
nel 2003 erano 1.363, nel 2004 sono saliti a 1.456, nel 2005
(ultimo dato disponibile) sono approdati al tetto di 1.495.
Un numero che si compone delle ormai famose "quattro gambe"
del Campus: economia (economia del turismo) con 213
iscritti, ingegneria (ingegneria dell'ambiente ed ingegneria
gestionale, lauree triennale e specialistiche) con 708
iscritti, medicina e chirurgia (infermieristica,
fisioterapia e biennio di medicina e chirurgia) con 124
iscritti, e, infine, scienze della comunicazione (laurea
triennale e laurea specialistica) con 450 iscritti. C'è poi
l'altra faccia del Campus, rappresentata dall'attività di
formazione e dai master: quello in "action marketing"
(economia) si ripete ormai da alcuni anni con grande
successo, così come, nell'ambito di medicina e chirurgia,
quello in "riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici".
Ingegneria cura il master in "sviluppo e gestione del
mercato energetico elettrico". Infine, l'ultimo nato,
appunto, quello radiofonico e televisivo. C'è poi la terza
ed ultima faccia, quella delle aziende ad elevato know-how:
Acrotec, Ato rifiuti, Cos-Ot, Geasit, Idrodata-Itecno-Dhi,
Ips, Isia, Mesa, Pellero, Aifo Mondolibri, Aitek, Asl,
Atomos, Dogma, Shiny, Apes, per un totale di 106 lavoratori
ad altissima qualificazione. Infine, i dipartimenti e centri
di ricerca: Cieli, Cima, Clest, Deuim, Dibe, Dichep, Die-Crt,
Difi, Dimec, Simset, Dist, Prai. Sigle dietro alle quali c'è
il lavoro di 195 ricercatori di livello nazionale ed
internazionale: il Cima, ad esempio, ai vertici in Italia
nella prevenzione e nella gestione dei disastri ambientali.
Antonella Granero
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