Stazione,
cantiere infinito LA STAMPA |
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Certamente l’architetto Pierluigi Nervi oggi farebbe fatica a
riconoscere la «sua» stazione: poco pulita, ancora isolata (dopo
trent’anni) dal resto della città e ostaggio, dal luglio del
2005, di un cantiere che sembra sempre più «infinito». Ovunque
domina il colore arancione delle bande di plastica che isolano,
separano e reggono cartelli con vari divieti di accesso ai non
addetti ai lavori. Peccato che di addetti ai lavori, se ne
vedano pochi.
L’immagine non è certo delle migliori. Basta fare un giro e
parlare con qualche pendolare per rendersene conto. Nel grande
atrio della biglietteria c’è ancora la grande scritta
“telefoni”, tutta a caratteri stampatello maiuscoli, ma dentro
non si vede l’ombra di una cornetta o di un apparecchio: solo un
desolante spazio vuoto in cemento che assomiglia a un garage. In
fondo alla sala, verso il piazzale, un’altra lunghissima
barriera di plastica arancione e, ai due lati, la vista su
locali sventrati, con pezzi di calcinacci e mattoni. Anche qui
altri cartelli: «Pericoli, lavori in corso. Ci scusiamo per i
disagi», e altri, più vistosi «Affittasi negozi, uffici, spazi
commerciali in stazione», con il numero di fax di Centostazioni
(società del gruppo Ferrovie dello Stato) a cui gli interessati
possono rivolgersi.
L’immagine più desolante è quella che si percepisce all’esterno:
un po’ ovunque cumuli di terra e resti di calcinacci. Dove un
tempo c’era la scalinata, sul lato della pensilina dei bus,
aggrappato all’ultimo lembo di terra, con effetto «day-after», è
rimasto il vecchio cartello rettangolare, con ai lati gli stemmi
“fs” che un tempo indicava l’ingresso della stazione. E in
attesa delle scale mobili, ecco la scorciatoia attraverso i
giardinetti laterali: una strada «fai da te», insidiosissima con
il terreno bagnato, dove il passaggio continuo ha cancellato
ogni filo d’erba.
«Stiamo migliorando per voi», recita un cartello di
Centostazioni, e dall’ufficio stampa di Roma, spiagano: «E’
vero, c’è stato qualche ritardo, intanto per la necessità di
lavorare senza interrompere le molteplici attività presenti in
stazione. Si sono poi aggiunte le difficoltà organizzative della
ditta, un’associazione temporanea di impresa, sulla cui
operatività la nostra società sta vigilando». Nell’ottobre
dell’anno scorso «Centostazioni» ha imposto quasi un ultimatum.
«Ora le cose vanno meglio, ma da parte nostra il pungolo è
continuo. Tenenendo conto di tutto ciò e della complessità
dell’intervento, pensiamo che per per completare l’opera ci
vorrà ancora circa un anno». L’importo complessivo è di 2,6
milioni di euro.
Da Roma informano anche su alcuni importanti interventi: «Stanno
per iniziare i lavorei della nuova biglietteria, che verrà
realizzata secondo il moderno layout vetrato in stile
aeroportuale. Stiamo anche per consegnare la nuova pensilina in
acciaio, lato piazza.E’ previsto inoltre il completo rifacimento
dei servizi igienici pubblici nell’area dell’atrio opposta alla
biglietteria e un nuovo sistema di illuminazione».
In stazione, frequentata da oltre 6 milioni di utenti, sono
previsti nuovi spazi commerciali tra cui anche un punto di
ristoro, bar, edicola, profumeria, autonoleggio e agenzia di
viaggi. |
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