I semafori del centro una trappola per i pedoni IL SECOLOXIX
L'Inchiesta
Dai dieci ai quindici secondi per attraversare strade trafficatissime
 
PEDONI savonesi iniziate ad allenarvi. Nessun appuntamento sportivo in vista, le corse contro il tempo scattano per colpa dei semafori pedonali, vere e proprie trappole per chi si avventura a piedi nella nostra città. In molti casi infatti il verde dura solo qualche manciata di secondi, spesso neppure il tempo per completare l'attraversamento. Quindi occorre essere in forma per evitare di rimanere letteralmente in mezzo alla strada alla mercé di automobilisti impazienti. Fuor di metafora molti semafori invece che tutelarli sembrano esporre i pedoni, specie gli anziani, ad un inaspettato pericolo.
Basta fare un giro fra le vie di Savona e, cronometro alla mano, verificare quanto siano frenetici i segnalatori luminosi. Il record di velocitàè detenuto dal semaforo pedonale di via Paolo Boselli: appena 10 secondi per il verde e 5 per il giallo. C'è da dire che si tratta di un semaforo "a chiamata", col traffico che può essere fermato in qualsiasi momento e dunque per pochi istanti, tuttavia resta comunque un impresa per una persona anziana o per un disabile in carrozzella completare il breve tracciato prima che scatti il rosso. Tempi strettissimi e inevitabili scatti anche per i pedoni di corso Ricci. La trafficatissima arteria che scorre lungo il Letimbro è costellata da numerosi semafori pedonali tutti sincronizzati: il verde dura 13" e il giallo sempre 5". Gli incroci con via Don Minzioni e via Aglietto dovrebbero consentire ai pedoni di attraversare due strade, ma il tempo anche qui è tiranno e sono necessarie due tappe. E non è neppure facile attraversare corso Ricci all'altezza dell'Ipercoop. Le zebre su corso Mazzini che portano al Prolungamento sono un tragitto molto lungo, complice anche il controviale, e quindi i soli 15 secondi di via libera (più i consueti 5 di giallo) non bastano. Spesso si vedono così mamme con passeggini o bambini dai passi corti rimanere pericolosamente in mezzo alla strada, nel mirino di auto e camion. Percorso lungo e tempi ridottissimi anche per andare a in stazione. E' vero che spesso per prendere il treno si deve correre, ma provate a farlo con valige o trolley lungo le strisce di piazza Aldo Moro: i 17 secondi di verde più i 4 di giallo d'altra parte non danno scampo. Sembrano invece sufficienti i 30 secondi (ancora con 5" di giallo) che consentono il via libera in piazza Giulio II. Pedoni più tranquilli anche nella vicina via Giacchero. Il semaforo nei pressi dell'incrocio con corso Mazzini consente un transito sicuro per 45 secondi di verde più 5 di giallo, mentre all'altezza di via Luigi Corsi il tempo è ancora più ampio con 50" di verde e sempre 5" di giallo. Infine, fra tanti semafori dal rosso facile, va segnalato quello che concede un via libera quasi eterno ai pedoni. L'attraversamento di corso Italia (angolo con corso Mazzini, nei pressi del vecchio ospedale) complice anche la sincronizzazione dei semafori veicolari, ha un verde record che dura oltre un minuto.
Marco Gervino