MARTEDÌ, 13 FEBBRAIO 2007
La Repubblica
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Pagina XI - Genova |
Laureate e appassionate, sono le prime guide italiane di whale watching |
Balene, addio solitudine a Savona quindici sirenette |
la scommessa |
L´attività legata direttamente al santuario dei cetacei del mar Tirreno |
MARCO PREVE |
SAVONA - Sono quindici, sono
tutte ragazze, tutte liguri tranne una sarda, sono laureate in
materie scientifico naturaliste, e da pochi giorni sono le prime
guide italiane di whale watching, l´attività di osservazione delle
balene che nella riviera di ponente è ormai una specialità che
incarna al meglio la definizione di turismo ecosostenibile. Insomma, proprio mentre c´è chi interpreta il mare solo come business legato a migliaia di metri cubi di cemento per nuovi porticcioli, destinati a yacht sempre più grandi ed inquinanti, a Savona salpa un progetto che va in senso diametralmente opposto. La cerimonia di consegna dei diplomi avverrà ai primi di marzo. Artefici del corso di formazione a numero chiuso - 600 ore tra teoria, pratica e stage a bordo di imbarcazioni - sono Ati Isforcoop, la Provincia di Savona e Spes, la società degli enti che sostengono il campus universitario savonese. Progettista del corso è il professor Maurizio Wurtz, grande studioso del mare, primo e fino ad oggi unico titolare di un corso in cetologia alla facoltà di biologia dell´Università di Genova. Il corso per le guide - cofinanziato dall´Unione Europea - è strettamente legato al Santuario dei cetacei, quella porzione di mar Tirreno che tra Liguria, Costa Azzurra, Corsica e Toscana è considerato ormai da anni luogo di residenza e passaggio di balene e delfini. Un Santuario che fino ad oggi è solo sulla carta, poiché non è stato ancora ufficializzato con norme e vincoli. «Quando lo sarà - spiega Wurtz - allora solo le guide diplomate potranno esercitare questa attività». «La Liguria - continua il docente - è stata la prima a veder nascere attività commerciali legate al whale-watching. Quello che mancava era un figura professionale e specializzata, che unisse la conoscenza delle tematiche scientifiche alla capacità di rapportarsi con il pubblico, che possedesse nozioni di soccorso, ma fosse particolarmente preparata sugli aspetti della comunicazione». Intrattenitore scientifico? «Se vogliamo, anche questo - risponde il biologo marino - . Di certo è una figura completa che sul mercato non esisteva. Tanto che la Regione Toscana ci ha già chiesto il bando per replicarlo da loro finalizzato ai delfini dell´isola d´Elba». Tra i docenti del corso, ufficiali della Capitaneria e della Guardia di finanza, professori di Scienza della Comunicazione e di Biologia, militi della Croce Rosa di Celle, veterinari dell´Acquario di Genova. «Ognuna di queste ragazze - continua Wurtz - sarà in grado di spiegare ogni segreto delle balene, ma anche di intrattenere i croceristi nei momenti di pausa, in attesa degli avvistamenti, saprà dare consigli contro il mal di mare e intervenire in caso di problemi fisici più seri». Prospettive? «Tutte e quindici - conclude il docente di cetologia - quest´estate lavoreranno sulle imbarcazioni che svolgono whale watching. Ma le occasioni non sono solo di lavoro in mare. Si tratta di una specializzazione che può essere messa a frutto anche all´estero, oppure al servizio di tour operator o ancora enti e consorzi». |