15 Febbraio 2007 LA STAMPA

SAVONA VOCE CONTROCORRENTE DI FERRANDO
Piazza Bologna
no al terrorismo
Netta condanna da politici e centro sociale

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SAVONA
Il blitz con quindici arresti (di cui otto iscritti alla Cgil), la giovane età , dai 22 ai 31 anni, di sei dei fermati, le perquisizioni in alcuni centri sociali: anche la sinistra e l’estrema sinistra di Savona - con qualche distinguo da parte del prof. Marco Ferrando, segretario nazionale del Partito comunista dei lavoratori - si interrogano sul fenomeno delle nuove Br e prendono le distanze dalla loro ideologia.
L’on. Aldo Pastore, deputato del vecchio Pci negli anni ‘80, commenta: «La Cgil è un’organizzazione sindacale altamente meritevole e aggiungo che sono nettamente favorevole ai centri sociali, quando operano nel rispetto della legalità e alla luce del sole, come sta avvenendo per la “Barricata” di Savona dove un gruppo di giovani si è dato uno statuto e ha aperto un dialogo leale con il Comune. Cgil e centri sociali, se mai, in questa vicenda sono delle vittime. Tanti giovani arrestati? Per 18 anni sono stato presidente della Croce Bianca e rifiuto il discorso sulla crisi degli ideali tra i ragazzi. Molti di loro sono generosi e altruisti, spesso senza gratificazione, come avviene per i volontari del soccorso».
Due voci dal pianeta Cgil, sindacato che in provincia conta 25 mila iscritti. Fino a nove mesi fa il segretario era Livio Di Tullio, oggi assessore della giunta di centrosinistra guidata da Berruti. Dice: «La mia prima reazione è stata di rabbia, unita a sentimenti di totale condanna e massimo disprezzo per questo fenomeno, sconfitto anche dal punto di vista storico. Detto questo però dobbiamo tutti interrogarci su come sia stato possibile un fatto del genere e come mai anche tanti giovani siano coinvolti nelle indagini».
Concorda il neo segretario provinciale della Cgil, Francesco Rossello: «Pur sconfitto dalla società, il terrorismo periodicamente rialza la testa. Loro sono i nostri peggior nemici e, mai come in Liguria, il nostro sindacato ha pagato un pesante tributo, basta pensare a Guido Rossa, ucciso dalle Br per aver denunciato delle infiltrazioni terroristiche in fabbrica. Certamente si deve sempre tenere alta la guardia e di questi temi torneremo presto a parlare nelle assemblee dei lavoratori, a fianco di altri temi importanti come Tfr e pensioni».
Il prof. Marco Ferrando, insegnante di Storia e filosofia in diversi istituti della provincia di Savona, salito alla ribalta della cronaca nazionale per le sue afformazioni molto forti su Israele e la strage di Nassirya, dopo il «divorzio» da Bertinotti è il segretario nazionale del Partito comunista dei lavoratori: «La cosiddetta operazione antiterrorismo di questi giorni viene utilizzata cinicamente sia dal centrodestra che dal centrosinistra e da ampi settori della burocrazia sindacale per criminalizzare l’opposizione sociale e politica nel mondo del lavoro e dei movimenti, proprio alla vigilia della grande manifestazione di Vicenza. Indipendetemente dalle follie di eventuali microcosmi terroristici, incapaci di capire il proprio fallimento storico, rivendichiamo il diritto all’opposizione sociale contro l’imperialismo e il capitalismo. Un’opposizione che ci impegna anche in provincia di Savona, dove stiamo raccogliendo firme alla petizione “Giù le mani dal Tfr e dalle pensioni”. Ormai del resto siamo gli unici a poterci presentare in fabbrica senza rischiare i fischi dei lavoratori».
Infine Fabrizio Poggi, portavoce del collettivo “Barricata” precisa: «La pratica dei centri sociali è assolutamente contraria a certe ideologie. Lo dimostra l’attività di questi mesi nell’ex mercato di piazza Bologna, mentre proseguono gli incontri con il Comune e sembra finalmente profilarsi un’intesa».