Lavoro nero in provincia è record di tasse evase IL SECOLOXIX
incremento del 168 per cento
Buco di un milione lo scorso annoOltre seicento le imprese irregolari
 
LAVORATORI senza la previdenza sociale e che non pagano le tasse, oppure extracomunitari sfruttati come schiavi, ma anche un piccolo esercito di minori impiegati a svolgere attività da adulti, e pure pensionati e doppiolavoristi.
E' un mondo vastissimo, quello del "lavoro sommerso" che nel tempo non sembra presentare cedimenti, né grandi ripensamenti. Ed è un mondo spesso a noi molto vicino che in gran parte ignoriamo, quello presentato dalla Direzione regionale del Lavoro che a Genova ha presentato i dati dei controlli svolti nel 2006.
Il direttore dell'ufficio, Paolo Vettori ha illustrato la galassia del lavoro che non si vede anche con i dati provenienti dal Savonese. Un bilancio ispettivo della lotta al sommerso che vede la nostra realtà sintetizzata in due dati significativi: in termini di contributi e premi evasi, la nostra provincia ha fatto registrare in un solo anno un aumento del 168 per cento, passando dai 360 mila euro di somnme non versate agli enti competenti nel 2005, a oltre 966 mila euro del 2006. Un dato superato soltanto dalla provincia di Imperia dove la percentuale ha sfiorato il più 397 per cento, con contestazioni arrivate a due milioni di euro come dato assoluto.
Altrettanto significativa è la percentuale delle irregolarità riscontrate tra i lavoratori: ben il 33,21 delle posizioni controllate, è risultata contestabile in base alle norme vigenti. E tutto ciò, nonostante il calo di quasi il sei per cento nel totale delle aziende ispezionate. Ossia, tra il 2005 e il 2006 è diminuito notevolmente il numero dei controlli, ma sono aumentate a dismisura l'evasione contributiva, le aziende e i lavoratori risultati irregolari. Nel prospetto fugira soltanto un dato di segno negativo. E' quello che indica come nel periodo considerato sia sceso il numero dei lavoratori dipendenti risultati completamente in nero del 7,86 per cento. I dati assoluti indicano che ne erano stati accertati 458 nel 2005, mentre nel 2006 ne sono risultati 422.
Per il solo settore delle costruzioni edili, inoltre, a causa di più violazioni alla legge sulla previdenza obbligatoria, nel Savonese è stata fatta sospendere l'attività in nove cantieri, e la sanzione più salata contestata è stata di quasi 63 mila euro.
Nel raffronto dei risultati annuali, c'è da tenere in considerazione che nella nostra provincia i controlli 2005 furono 1.094 in tutto, mentre nel 2006 sono scesi a 1.029. In queste verifiche effettuate, 596 imprese sono risultate parzialmente irregolari nel 2005 e 621 l'anno scorso. I lavoratori dipendenti in nero furono 458 l'anno prima e 422 nel 2006; quelli parzialmente irregolari 560 prima e 746 successivamente.
Le indicazioni ministeriali, alla luce di questi risultati, sono per intensificare maggiormente i controlli particolarmente nei comparti dell'edilizia e del terziario, considerati una volta di più a rischi di evasione contributiva. «Ma l'obiettivo intermedio - dicono alla Direzione provinciale del lavoro - è quello di offrire una serie di informazioni alle imprese per consentire a tutti di mettersi in regola. Un lavoro che deve superare la diffidenza di molti, ma che noi dobbiamo assolutamente fare».
Angelo Verrando