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«Salviamo la Madonnetta»: dai
Verdi della Federazione provinciale di Savona, nuovo no al progetto del
porto alla Margonara e al grattacielo di Fuksas.
Nello stesso tempo, come si legge nelle centinaia di volantini
distribuiti ieri in città, si propone una soluzione alternativa: il
nuovo approdo turistico «se realmente necessario» potrebbe essere
localizzato a Miramare «attraverso una riqualificazione dell’area della
stazione funiviaria, che sarà trasferita agli alti fondali. Questa
soluzione, inoltre, consentirebbe di realizzare la prosecuzione della
passeggiata Trento e Trieste che, aggirato il Priamar dal lato mare,
potrebbe giungere al porto antico, attraversare il ponte apribile,
superare la Torretta e arrivare finalmente a Miramare». Dai Verdi parte
anche l’appello ad aderire alla petizione «No al porto della Margonara»,
da inviare ai sindaci di Savona e Albissola Marina. E’ possibile
scaricare il testo delle petizione dal sito
www.verdisavona.it.
SAVONA
Lei (Antonella Frugoni), lui (Emilio Barlocco) e la torre (di Fuksas).
Lei ha presentato una proposta di referendum consultivo sul porto
turistico e soprattutto sulla torre ideata dal celebre architetto; lui
ha cercato di rintuzzare l’offensiva scrivendo una lettera aperta ai
consiglieri comunali cercando di bloccare sul nascere la proposta di
referendum. Non fossero entrambi di Forza Italia ed ex colleghi nella
giunta Gervasio, la storia potrebbe quasi passare inosservata nel grande
dibattito che imperversa in città sull’infrastruttura turistica della
Margonara.
Antonella Frugoni ha spiegato così l’iniziativa che verrà discussa
martedì in Consiglio circoscrizionale: «Sul porto turistico ritengo che
sia indispensabile un pronunciamento dei cittadini. In particolare,
vorrei che i savonesi potessero dire se vogliono un porticciolo in cui
magari poter ormeggiare la barca o se invece aspirano al megaporto da
maxiyacht con annessa torre da 120 metri. Ne discuteremo in Consiglio e
se la proposta di referendum verrà approvata, la presenteremo al
sindaco».
Il portavoce di Forza Italia Emilio Barlocco dopo aver cercato
inutilmente di far desistere la collega dall’intraprendere l’iniziativa,
ha scritto una lettera aperta alla Frugoni e ai consiglieri comunali per
spiegare la propria contrarietà al referendum. «Il referendum è uno
strumento delicatissimo di democrazia diretta da utilizzare solo per i
temi che non fossero previsti nel programma di governo. In questo caso
si tratta di un progetto urbanistico che gli amministratori devono
discutere. Come se non bastasse, il referendum è uno strumento che
culturalmente appartiene più a Rifondazione e Verdi che a noi».
Visto che però la sinistra radicale si limita a mugugnare, è stata
Antonella Frugoni a prendere l’iniziativa. Del resto Forza Italia
rappresenta il partito di opposizione maggiormente rappresentato in
Consiglio ed è lecito attendersi che ogni tanto provi a mettere in
difficoltà il sindaco.
Federico Berruti nel frattempo sta lavorando di «lima» sui consiglieri
ribelli della maggioranza e fra cene e ammiccamenti spera di ricondurre
alla ragione Rifondazione comunista e Margherita. Il tentativo con
Rifondazione pare non sia andato a buon fine ma il sindaco insiste per
convincere almeno i centristi. |