VENERDÌ, 16 FEBBRAIO 2007 La Repubblica |
Pagina VII - Genova |
A Vado 48 mesi di lavori. Saranno movimentati 750mila container dalla compagnia leader mondiale |
Savona, porte aperte al re dei mari |
Oggi il via libera alla piattaforma della Maersk |
Canavese: "Aiuto fondamentale dalla Finanziaria, come per tutti gli altri scali" |
MASSIMO MINELLA |
container e carbone. Una montagna di cassoni colorati targati Maersk e un nastro che trasporta il carbone fino alla centrale. La piattaforma di Vado Ligure diventa oggi il progetto su cui l´authority di Savona scommette sul suo futuro. E non sorprende che, dopo aver condotto il porto fino ai vertici italiani delle crociere, il presidente Rino Canavese punti ora a far compiere un nuovo doppio salto, fra container e carbone. La soluzione passa dalla nuova piattaforma, che sarà votata oggi dal comitato portuale, e dal recentissimo accordo che ha fatto nascere la "Funivie spa", con azionisti i gruppi Campostano e Barone (47% ognuno delle azioni), l´autorità portuale (4%) e la compagnia "Pietro Chiesa" (2%, i carbuné del porto di Genova). 250 mila metri quadrati, una profondità dei fondali di 15 metri, la piattaforma multipurpose sarà gestita (e in parte realizzata) dal colosso marittimo Maersk, leader mondiale del trasporto container. Per realizzare l´opera, insieme ai piani per la viabilità di collegamento con il retroporto, saranno necessari 46 mesi. «Oggi l´offerta presentata dall´associazione temporanea di imprese Maersk, Fincosit, Technital diventa progetto proponente - spiega Canavese - Questo ci consentirà di rimettere in gara l´opera e di arrivare alle valutazioni finali. In parallelo lavoriamo all´accordo di programma con un masterplan che porterà all´attenuazione della piattaforma». Pragmatico, Canavese, soprattutto in tempi in cui il ricorso è di gran moda. Ma è chiaro che l´operazione è sempre più vicina e che si punta ad aprire i cantieri entro l´estate. Fondamentale, per la realizzazione del progetto, l´aiuto che al porto di Savona è arrivato dalla Finanziaria. «Sì, ci ha dato una grossa mano, come a tutti gli altri porti - spiega Canavese - Importantissimi due commi, il 989 e 990: il primo assicura fondi per la costruzione di opere portuali in cui c´è il concorso dei privati, come nel nostro caso; il secondo garantisce le norme di autonomia». Nessuna preoccupazione, da parte del leader di Savona, per la concomitante nuova gara per il sesto modulo di Voltri. «Maersk è e resta buon cliente di Vte, ma ha confermato di volere un´area in gestione - dice - La nostra sarà pronta fra quattro anni e a regime garantirà alla compagnia una movimentazione di 750mila container. E credetemi, c´è spazio per tutti. Quando la Costa si è trasferita a Savona qualcuno ha gridato allo scandalo. Ora noi scoppiamo di traffico, anche se avremo presto il terzo accosto. E Genova con Msc sta recuperando ala grande». Così, quella piattaforma che pareva cancellata fino a pochi anni fa ora si avvia al suo debutto. Era il 2001 e la piattaforma era stata bocciata. E poi, che è successo? Perché oggi sono tutti d´accordo? «Intanto la piattaforma è cambiata, non è più quella di prima, è meno invasiva soprattutto sul tratto di costa - chiude il presidente - E poi c´è un masterplan che permette il recupero urbano e la riqualificazione ambientale di Vado con aree ludico sportive, auditorum e spazi per la nautica e la ristorazione. E´ un progetto importante». |