Autostrada Albenga-Predosa timori per l'impatto ambientale
dubbi sul progetto  IL SECOLOXIX
Cairo. L'autostrada Albenga-Predosa che collegherebbe la riviera di ponente alla pianura padana, attraversando la Valle Bormida con gallerie, trafori, viadotti e caselli, fa discutere enti locali e ambientalisti per l'impatto ambientale.
Sul progetto enti locali interessati, ma anche le associazioni ambientaliste del versante piemontese chiedono chiarezza e coinvolgimento da parte delle istituzioni per valutarne l'impatto. Dopo un primo studio di fattibilitā, č stato il sindaco di Millesimo, Mauro Righello a chiedere la disponibilitā al presidente della Provincia di Savona Marco Bertolotto, ente capofila del progetto, ad organizzare un'assemblea pubblica da tenere entro fine mese, in cui spiegare le ripercussioni dell'arteria sul paesaggio.
Fissata la data del 27 febbraio per esaminare con i valbormidesi, anche del versante piemontese, il progetto ancora in fase preliminare, che rivoluzionerebbe la viabilitā locale. Costo dell'opera 4 miliardi di euro.
L'ipotesi di tracciato ripreso anche dagli studi della Camera di Commercio di Savona prevede la fusione di due progetti distinti, la "Albenga-Garessio- Ceva" e la "Carcare- Predosa", dando vita ad un'unica autostrada che partirebbe da Albenga per finire a Predosa, nell'alessandrino, attraversando Calizzano, nell'Alta Valbormida, poi Millesimo e Acqui Terme, innestandosi poi in un raccordo con le quattro autostrade A10, A6, A26 e A7.
Dallo studio preliminare in mano agli amministratori si indica come il tratto che va da Albenga al casello futuro di Bardineto-Calizzano sarebbe lungo ben 17 chilometri, in maggior parte in galleria. Poi da Calizzano la nuova autostrada proseguirebbe verso Millesimo, intersezione con la Savona-Torino, per poi fare tappa a Dego dove verrā allestito un nuovo casello. Di qui il percorso seguirā quello giā studiato per la "Carcare-Predosa" con ulteriori caselli intermedi a Spigno e Acqui, nel Basso Piemonte, in provincia di Alessandria.


13/02/2007