IL TERZO VALICO
L' opinione di Giorgio Magni
Sono diverse e contrastanti le opinioni sulla necessità di aprire un terzo valico a Genova per collegare la Liguria con il nord Europa.
Il Governo sostiene che questa non è un’opera che ha un carattere prioritario, e che non ci sono i fondi per finanziarla.
Il presidente della Regione Liguria Burlando che è deciso quando si tratta di far beneficiare agli imprenditori degli incentivi pubblici, qui dimostra tutta la sua qualità di “sor tentenna”:
Dalle notizie di stampa infatti pare che un giorno voglia trovare i fondi per realizzare “l’opera” poi ammette che non si può fare.
Alcuni imprenditori privati e finanzieri privati sostengono che basta dare il via libera e avremmo la fila degli imprenditori che si presenterebbero per mettere i capitali necessari per realizzare il terzo valico.
Lasciando da parte le amenità di una classe di dirigenti che a noi pare abbia voglia di fare annunci, partecipare a convegni e dibattiti, ma che alla fine degli incontri lasci tutto come è e torni ai propri affari speculativi, senza nemmeno pagare alcunché. Noi siamo sempre più convinti che manchi la volontà vera non solo ad investire su questo inutile monumento, ma pare che fatti i debiti annunci tutto questo disquisire tenda a fare in modo che nulla cambi.
Qualcuno sostiene anche che un’opera del genere senza una analisi precisa della mole dei traffici che i porti liguri possono sviluppare nel presente e nel prossimo futuro, sia destinata ad essere un investimento perdente.
Può anche essere questa la vera ragione per la quale, a parte la considerazione sulla mole di quattrini necessaria a realizzare l’investimento per il terzo valico a Genova, fino ad oggi si sono fatte tante parole, ma alla fine proprio oggi si dice che sono chiusi i tentativi e i progetti dell’opera.
Noi non abbiamo dati certi su questa serie di ipotesi, l’unico dato certo che conosciamo bene è che la necessità del terzo valico a Genova per collegare i porti liguri con l nord dell’Europa, è superata dalle considerazione, semplice, non semplicistica; che se esiste la necessità di questo collegamento, con il Nor-Europa non c’è bisogno di realizzare una grande opera a Genova, ma, con meno di un decimo dell’investimento per il terzo valico, si può realizzare il collegamento su rotaia, con il nord Europa, attraverso il potenziamento delle linee Savona Alesasndria e Savona Ceva Fossano .
Con molta probabilità questa soluzione, pare troppo semplice, e poiché non soddisfa certi appetiti; codesta soluzione non viene presa in considerazione.
Accade quindi ed è realistico il rischio che altri porti, e altri collegamenti riescano a tagliare fuori la Liguria da uno sviluppo dei traffici delle merci.
E’ troppo facile e troppo semplice questo ragionamento per far si che si smetta di guardare in una direzione di grande impatto mediatico e si pensi seriamente a muoversi su direttrici più facili per realizzare questo collegamento?
Il primo ragionamento che a noi pare indispensabile, è che si smetta di ragionare in termini genovacentrici e che si ponga invece mano ad un raccordo tra i porti di Genova-Voltri e Savona-Vado ligure per affrontare, concretamente l’eventuale capacità di attrazione dei traffici merci che i due porti sono in grado di gestire.
Noi siamo convinti che un rapporto sinergico tra queste due realtà sia l’unico modo per risolvere positivamente lo sviluppo e l’incremento delle attività mercantili dei due scali liguri che distano tra loro pochi kilometri e che integrati, forse, riuscirebbero ad essere buoni concorrenti degli scali esteri.
Resta aperto il problema delle comunicazioni con il nord Europa, ed anche con la Francia e la Spagna e risolvendo questo,ottenere la possibilità di rilanciare l’economia, e il tasso occupazionale reale, della Liguria, di Genova ed in particolare della provincia di Savona; e ci stupisce che due consiglieri regionali savonesi : Ruggeri e Zumino non battano ciglio di fronte alla possibilità e alla necessità di aprire un serio confronto con il Presidente della Regione Liguria per costruire, senza por tempo in mezzo, l’unico possibile, poco costoso collegamento su due direttrici di traffico importanti con il Piemonte e la Lombardia, attraverso le linee ferroviarie esistenti (Savona Alessandria, e Savona Ceva Fossano Torino.
Ci sorge il dubbio che questi consiglieri siano più interessati ad altre questioni, che noi riteniamo di piccolo cabotaggio, oppure sono succubi e acquiescenti alla politica Genova-centrica del Presidente della Regione.
Giorgio Magni
Portavoce del Coordinamento provinciale savonese del Movimento costitutivo del Partito Comunista dei Lavoratori.
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