TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni 

FOGLI MOBILI

La rubrica di Gloria Bardi 

Nel mondo che racconto ai bambini c’è spazio anche per i PACS:

Io e Alessandra. 

Credo che l’amore sia una gran bella cosa, se è riuscito a far ridiventare belli gli occhi della mia mamma. Per questo ho smesso di ringhiare*. Spero che questa volta gli occhi della mia mamma restino belli per sempre.

 Del resto, ora che mi sono fidanzato anch’io li capisco tutti quanti meglio, i miei numerosi genitori*. La mia fidanzata si chiama Alessandra e ha molta più esperienza di me, perché fa una classe di più.

Quando è insieme a me, gli occhi le diventano belli come quelli della mamma e anche i miei me li sento diventare così; per questo ho capito che è vero amore: ci diamo la mano, ci facciamo le facce, ci scriviamo tivubì. Un giorno ci siamo dati un bacio sulle labbra,  stando attenti a non far scontrare gli apparecchi per i denti.

Matteo* queste cose non le capisce: lui ha deciso che se ne occuperà quando avrà quindici anni o forse quindici e mezzo.

 Quando saremo più grandi, io e Alessandra ci costruiremo una casetta in mezzo al bosco e ci andremo a vivere assieme. Io farò il pompiere e lei la dottoressa, ci sposeremo e avremo cinque figli, due nostri, due adottati da vicino e uno da lontano, come José che ogni tanto ci scrive dall’Equador.  

Saremo proprio come i genitori di Alessandra: sono assieme da tanti anni e sembrano sempre fidanzati. Credo proprio che il loro amore non finirà mai. E lo crede anche Alessandra.

Potrà venire anche Matteo a vivere con noi, se a quindici anni e mezzo si sarà dimenticato di innamorarsi.

 Io e Alessandra ci sposeremo, anche se la mamma e Luciano non si sono ancora sposati eppure sono una famiglia lo stesso.

La mamma e Gianni invece si erano sposati con una grande festa, piena di parenti: la nonna Carolina aveva perfino invitato una zia che sta  a Buenos Aires e che non vedeva da trent’anni.

Ma malgrado la zia argentina, loro non sono diventati una famiglia.

O perlomeno, non quel tipo di famiglia dove tutti stanno sempre assieme e ogni mattina fanno colazione con il latte e le fette biscottate: la famiglia delle pubblicità che fa mia mamma.

E pensare che la mamma è allergica al latte e non sopporta le fette biscottate.

                                       Da “La Famiglia Serenity”

                                       il calduccio e la notte di stelle

* al fidanzato della mamma, appena conosciuto.

* il protagonista ha una famiglia “allargata”, perché i suoi genitori, dopo la separazione, hanno dato vita a nuove relazioni affettive.

* Matteo è il figlio del nuovo fidanzato della Mamma e vive col protagonista, nella nuova famiglia di fatto.

(Il capitolo Andrea e Luca parla di una coppia omosessuale ma se pubblico qui anche quello l’editore mi sgrida)

Gloria Bardi

   www.gloriabardi.blogspot.com