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BREVE   STORIA DELLA SOCIETA' MUTUO SOCCORSO " AURORA  VALLEGGIA

100° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE 1907-2006

di ROSANNA LAVAGNA

PRIMA PUNTATA

PRESENTAZIONE

Sono onorato come Sindaco del Comune di Quiliano di portare un saluto, in questo anniversario di fondazione della S.M.S. Aurora di Valleggia.

Un secolo di storia di un sodalizio rappresenta la partecipazione alla trasformazione di una comunità come quella di Valleggia, che nei primi del '900 era un paese essenzialmente agricolo in cui si producevano, in grandi numeri, frutta ed ortaggi e le rinomate «albicocche Valleggia». L'industrializzazione mutava le caratteristiche socio-economiche di Savona e di Vado Ligure spingendosi fino all'immediato entroterra di Valleggia.

In quel contesto sono cambiate le condizioni demografiche della popolazione e sono emerse condizioni ed esigenze sociali nuove e diverse. In quegli anni è nato lo spirito popolare della mutualità e della fratellanza della classe operaia valleggina, che si è sviluppato in forma associativa, attraverso un proletariato cosciente dei propri diritti e del proprio ruolo.

È importante ricordare gli obiettivi principali che la S.M.S. Aurora, in quel momento storico, si poneva: la libera e volontaria mutualità, lo scopo di curare l'elevazione morale, culturale e materiale dei soci; essere promotrice della solidarietà umana e sociale e porsi a salvaguardia delle conquiste e delle aspirazioni dei propri soci e dei propri cittadini.

Lungo il percorso della vita del sodalizio, anche nei periodi più bui e difficili, come quello del ventennio fascista, l'Aurora e i suoi soci hanno continuato ad essere realtà presenti nel tessuto di Valleggia, mantenendo la propria identità. È importante ricordare l'opposizione clandestina che rifiutò l'adesione al regime, che si tramutò poi nella Resistenza e nella Liberazione ed è proprio di quegli anni la sosta nel sodalizio di Sandro Pertini. Altresì è importante evidenziare come nel periodo «Sceiba» l'Aurora, per alcuni periodi, fu costretta a chiudere i locali e alcuni soci continuarono a riunirsi all'aperto, nella zona sovrastante la Società.

Con il pensiero fermo su quelle immagini, mi fa piacere apprezzare e interpretare lo spirito e la sensibilità dei soci fondatori quando hanno scelto il nome «Aurora», come opportunità dell'inizio di un «nuovo giorno».

L'Aurora ha rappresentato «un nuovo giorno» per la comunità di Volteggia e per il movimento operaio nel periodo post fascista quando il sodalizio è stato rifondato e quando, con lo spirito sbarazzino di alcuni giovani soci, si è costituito il «Circolo Giovanile».

Un «nuovo giorno» può essere considerato quando il coraggio e la volontà dei soci hanno reso possibile gli interventi di ristrutturazione dei locali che hanno dato la possibilità di promuovere nuove e diverse iniziative in molteplici settori, diversi a seconda dei momenti in cui si attuavano.

Cambiata è ora la filosofia dell'attività associativa, lo scopo di vita e il modo come questa viene svolta, ma permane la finalità di promuovere l'interesse verso il prossimo, senza intenti di lucro ma per fini puramente sociali, oggi, in gran parte ricreativi e culturali.

Per molti giovani di diverse generazione, questa Società è stata un riferimento e parte integrante della loro vita.

L'Aurora ha sempre avuto un forte legame con il territorio che considero un impegno strategico di ieri, di oggi e di domani.

Nel territorio del nostro Comune l'Aurora ha un ruolo sociale fondamentale che dobbiamo difendere e valorizzare. Ruolo che deve essere significate dal mantenimento di quei fondanti valori culturali e sociali che hanno fatto la storia di questa Società e dei suoi associati.

Valleggia, seppure mantenendo ben fermi i suoi connotati fondamentali, è in una fase di trasformazione nel suo assetto urbanistico, economico e sociale e l'Aurora deve cogliere questo «nuovo giorno» di vita di comunità.

Come Sindaco e come cittadino del Comune di Quiliano esprimo un grazie all'Aurora e ai suoi soci per quello che hanno fatto e stanno facendo, con la certezza che nel loro operare sapranno sempre trovare la forza per guardare ad un «nuovo giorno».

il Sindaco del Comune di Quiliano Nicola Isetta

INTRODUZIONE

L'archivio della S.M.S. Aurora, ben fornito di documenti a partire dal secondo dopoguerra, purtroppo è completamente mancante di quelli relativi all'origine e ai primi sviluppi di questo sodalizio; probabilmente i cambiamenti di sede, le vicende delle due guerre mondiali e le vicissitudini del ventennio fascista ne hanno determinato la perdita.

Quindi, per compilare questa breve storia, è stato necessario ricorrere ad altre risorse: le fonti scritte indirette, ma soprattutto la memoria ed il racconto di coloro che hanno ricevuto e mantenuto viva una tradizione orale che merita di essere tramandata. Data la particolare natura delle fonti, nel presente lavoro, che non pretende di essere esaustivo, potranno trovarsi inevitabili errori ed omissioni.

Desidero qui ringraziare i soci che, con grande pazienza, mi hanno dedicato molto tempo e che mi hanno fornito il materiale in loro possesso: il Presidente Enrico Alemanni, Mario Ciarlo, Giacomo Falco, Ernesto Mapelli. Ringrazio anche Antonella Berruti, responsabile della Biblioteca di Quiliano, che mi è stata di grande aiuto nelle ricerche.

Un particolare e doveroso ringraziamento va poi a Giovanni Patrone, vera memoria storica dell'Aurora, senza la competenza e il sostegno del quale, questo lavoro non sarebbe stato possibile.

R.L.

IL MUTUALISMO

Le Società di Mutuo Soccorso, nate in Italia già a partire dalla fine del 1700 come associazioni volontarie aventi lo scopo di migliorare le condizioni materiali e morali dei lavoratori, si svilupparono soprattutto nella seconda metà del 1800 per supplire alla carenza di ogni forma di stato sociale al fine di tutelare le classi lavoratrici e di allontanare lo spettro della miseria in caso di incidenti sul lavoro e di malattia. Inoltre le S.M.S. realizzavano attività ricreative, iniziative sociali, servizi culturali, assistenziali, igienico-sanitari, sportivi.

Al momento della promulgazione della prima legge che regolamentava il settore, la n. 3818 «Costituzione delle Società di Mutuo Soccorso» del 1886, le Società erano meno di cinquemila; tale numero aumentò costantemente fino a raggiungere nel 1907 la quota di oltre settemila, con più di un milione di aderenti.

LA FONDAZIONE DELLA  SOCIETÀ AURORA OPERAIA VALLEGGINA

All'inizio del 1900, Valleggia era un paese prevalentemente agricolo in cui si producevano, soprattutto per l'esportazione, albicocche, fragoline, cavoli, ortaggi. Incominciavano, però, a nascere anche alcune manifatture: una segheria per la preparazione di ceppi di erica per la costruzione di pipe, officine meccaniche, una fabbrica di contenitori di latta, un laboratorio per la scelta e la confezione delle albicocche da esportare. Quindi, accanto ai lavoratori agricoli, iniziò a formarsi anche una classe di operai.

Nel 1904 venne costituita, in Via A. Diaz (da u stanco) nell'edificio di proprietà di Francesco Brignone, una cooperativa di consumo che, nel 1907. si ampliò con la fondazione da parte di un gruppo di 66 giovani di una Società Operaia, chiamata «Aurora». Ricordiamo i loro nomi:

AONZO Agostino, AONZO Natale, ARRIGONI Filippo, BACICALUPI Enrico, BENEDETTO Stefano, BERARDO Giacomo, BERTOLOTTO Davide, BERTOLOTTO GioBatta, BERTOLOTTO Giuseppe I, BERTOLOTTO Giuseppe II, BOAGNO Giacomo
BONIFACINO Carlo, BRIGNONE Eugenio, CALCAGNO Giuseppe, CALCAGNO Lorenzo, CAVIGLIA Gio Batta, CAVIGLIA Lorenzo, CIARLO Giacomo, CIARLO Giovanni, CIARLO Lorenzo, DAGNINO Angelo, DEFERRARI Mario, DELFINO Bernardo, DELFINO Francesco, DELFINO Giacomo, FALCO Antonio, FAZIO Giovanni,
GAGGERO Gio Batta,  GALEANO Mario,  GAMBETTA Andrea, GAMBETTA Lorenzo, GHIGLIAZZA Antonio,  GIUSTO Benedetto, GIUSTO Carlo, GIUSTO Emanuele, GIUSTO Giuseppe, GIUSTO Vincenzo, LAVAGNA Gian Battista,  LAVAGNA Giuseppe, NODRINI Mattia, PARODI Giuseppe, PARODI Nicolò, PATRONE Antonio,  PATRONE Giacomo, PATRONE Michele, PICCARDO Andrea,  PIROTTO Francesco,  POLERO  Andrea, POLERO Giacomo, REBELLA Carlo, REBELLA Giuseppe, REVELLO Damiano REVELLO  Luigi, ROSSI Giovanni, ROSSO Antonio, ROSSO Carlo, ROSSO GiacomoI,  ROSSO GiacomoII, ROSSO Mario,  ROSSO Sebastiano, ROSSO Vincenzo,  SAMBARINO  Giuseppe, SCASSO  Angelo,  VALLARINO Giovanni,  VALLARINO Sebastiano

Il nome «Aurora», come inizio di un nuovo giorno, venne scelto dai soci fondatori quale auspicio che la neonata Società potesse rappresentare non solo un luogo dove ritrovarsi nel tempo libero, ma anche e soprattutto una nuova mentalità popolare organizzata in difesa dei diritti dei lavoratori.

Nel 1908, i soci si diedero uno Statuto (testo integrale in Appendice) ed iniziarono ad organizzare attività prevalentemente ricreative e assistenziali; nel 1909 venne inaugurata la prima bandiera sociale che ebbe come padrino e madrina il Dottor Morello e la moglie.

 

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