REFERENDUM SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA

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TRANNE GLI ITALIANI

La legge  sulla fecondazione assistita e' davvero una brutta legge. Da una parte  si costringono  le coppie sterili o portatrici sane di malattie  genetiche  ( naturalmente solo quelle che se lo possono permettere) ad andare all'estero, dove la legge e' più  liberale; dall'altra  blocca la ricerca sulla cellule staminali che potrebbe  essere decisiva  per la cura di malattie  come diabete, cancro, Parkinson e  Alzheimer. Ultimamente, ad esempio, e' stato scoperto  che in alcune  cellule staminali  c'e' il  segreto per una chioma che non imbianca mai, una volta che viene a mancare il sostegno di queste cellule, i capelli cominciano a diventare inesorabilmente bianchi. Proprio queste cellule staminali, scoperte nel 2002 , hanno un ruolo chiave anche nello sviluppo del melanoma perché il tumore compare quando queste cellule cominciano a moltiplicarsi senza controllo.

Per tutto  questo ,contro questa legge, i radicali,  l' associazione Luca Coscioni e Rifondazione avevano raccolto le  firme  per dare la parola ai cittadini.

Il 30 settembre  di quest' anno sono state consegnate le firme in Cassazione: 1.090.000 sul referendum di abrogazione totale della legge 40/2004 e più di 700.000  sui 4 referendum di abrogazione parziale.

Da qui sono iniziati i problemi.

 I nostri governanti,  per il timore  di andare al voto,   hanno provato  a proporre  in parlamento qualche espediente  per evitare che i cittadini si pronuncino  su questa legge.

Sono già state presentate delle leggine ( sembra siano già sette) per modificare solo gli aspetti marginali  lasciando  in piedi  l'impianto illiberale  della legge.

 Addirittura  i primi di gennaio il Governo   decise di costituirsi davanti alla Corte Costituzionale sollevando parecchie perplessità

Il pericolo maggiore poteva venire proprio dalla Corte Costituzionale  che doveva pronunciarsi sulla ammissibilità dei quesiti. Sappiamo quante volte in passato la Consulta  ha sottratto ai cittadini la possibilità di scegliere.

Questa volta, però, eravamo fiduciosi  e invece il 13 gennaio la Consulta ha deciso:

No al referendum sull'abrogazione totale della legge sulla fecondazione, sì agli altri quattro quesiti.

Dopo poco più di tre giorni di Camera di Consiglio, i giudici della Corte costituzionale hanno deciso di bocciare solo il quesito per cancellare tout court la legge sostenuto dai Radicali, dall'associazione 'Luca Coscioni' e forte di un milione e 90mila firme di cittadini italiani.

Una decisione scandalosa che va contro  il parere della stragrande maggioranza dei costituzionalisti italiani, che si erano espressi per l'ammissibilità di tutti i quesiti.

Una decisione politica che ha fatto esultare buona parte dei Ds , del Polo  e della  Margherita .

Ora con piccoli aggiustamenti, del tutto secondari,  ne siamo sicuri, potranno evitare  il giudizio degli elettori e mantenere una legge illiberale  contro la volontà di tanti italiani.

Se non riusciranno nel loro intento e si  dovesse andare a votare  avranno sempre un altra arma: l'appello all'astensione, in modo da neutralizzare per   altra via la consultazione

Governano  i laici ma vince la Chiesa

Diego della Vega