"Poltrona scomoda? Dovrebbe provare quella dell'Assessore ai Servizi sociali. Io mi confronto ogni giorno con tombini che non funzionano o con foglie da ramazzare . Lucia Bacciu con la disperazione e la povertà di molti savonesi"
INTERVISTA ALL' ASSESSORE
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- La Sua è considerata una "poltrona" scomoda per due motivi. Viene bollato quasi come unico consigliere del Sindaco e colui che si accinge a trasformare la viabilità in questa Savona tormentata dal traffico. Affrontiamo la prima e tenga presente che i quotidiani lo hanno definito determinante per il successo di Berruti.
- Il
successo di Federico Berruti è stato determinato dalla sua
capacità di proporre idee nuove ma di non dimenticare i
problemi quotidiani delle persone. Intorno a questa idea
semplice ma efficace, è stato poi capace di aggregare le
forze politiche e di parlare alla Città. Io non sono né il
Consigliere né determinante. Solo una persona che, insieme
ad altre, ha condiviso questo percorso.
In quanto alla scomodità della poltrona, dovrebbe
provare quella dell'Assessore ai Servizi sociali. Io mi
confronto ogni giorno con tombini che non funzionano o con
foglie da ramazzare. Lucia Bacciu con la disperazione e la
povertà di molti savonesi, molti di più di quanto si sia
portati a pensare. La Sua è davvero una poltrona scomoda.
- Una scelta di campo, di partito o per quali pregi nella persona dell’attuale Sindaco.
- Sono qua perchè me lo hanno chiesto Federico Berruti ed il mio Partito, i DS . Ritenevano ( e spero che possano continuare a ritenere ) che potevo essere utile per la Città di Savona . Lavoro ogni giorno per questo. Per essere un buon amministratore della mia Città. Ma su questo dovranno poi essere i Cittadini a decidere .
- Mi sembra, come agli altri cittadini, che le cose si stanno muovendo. Iniziative, proposte e progetti, ma non saranno come le altre che poi rimarranno del famoso cassetto dei progetti mai realizzati?
- Nei pochi mesi di questa nuova esperienza anche io alle volte, ho l'impressione che sia difficile cambiare ed essere concreti . Però penso che questo rischio non ci debba fermare dal provare a migliorare. La paura di sbagliare, di essere criticati porta al conformismo e poi al pessimismo. Noi siamo venuti qua per andare avanti, non per adagiarci sul passato, pure positivo, di questa Città .
- Assessore, ha innescato un vero vespaio con la sua
proposta per apportare migliorie per la viabilità in alcune
zone della città.
Quali le Sue prossime iniziative?
- Sulle mie (anzi nostre) prossime iniziative per il momento nessun commento. Solo la filosofia che ci ispira. Noi non siamo per provvedimenti illiberali o coercitivi che limitino l'uso dell' autovettura ma intendiamo riportare al centro della nostra azione la sicurezza e la serenità delle persone. Pertanto la circolazione veicolare potrà e dovrà avere delle limitazioni se queste serviranno a fare in modo che le persone, i pedoni, siano più sicuri. Noi tutti siamo automobilisti e pedoni, una doppia personalità che ci fa vedere le cose in modo differente. Ma un Amministratore Comunale non può permettersi questa cosa. Il nostro dovere è tutelare i più esposti al rischio e cioè le persone che vanno a piedi o in bicicletta .
- Da ultimo una confidenza, se Vuole e in considerazione che siamo stati " colleghi " di lavoro nel Sindacato. Cosa ne pensa di quest’ultimo.
Come tutte le grandi Organizzazioni composte da migliaia di uomini e donne e da molti interessi anche CGIL-CISL-UIL non sono stati e non sono esenti da errori. Ma se in questo Paese è cambiato tutto, se sono finiti Partiti che hanno fatto la Storia e CGIL-CISL-UIL sono ancora lì, forti ed organizzati, allora vuol dire che la loro capacità di rappresentare interessi non è venuta meno e quindi non è venuta meno la loro ragione d'esistere.
- Rimpianti?
- Come tutti, ma non bisogna mai fermarsi troppo a rimpiangere il passato