Altolà del Comune alle Fs per i sottopassi ferroviari
colonizzati dai piccioni. L'assessore alla qualità urbana
Livio Di Tullio ha scritto ai vertici liguri delle ferrovie
per chiedere di provvedere una volta per tutte al problema
dei volatili che si annidano negli anfratti dei sottopassi e
sporcano la strada mettendo in grave crisi l'igiene
cittadina. Finora, ha chiarito Di Tullio, il Comune ha
sempre provveduto in prima persona a quest'emergenza ma ora
è doveroso che Fs faccia la sua parte.
«La nostra amministrazione presta grandissima attenzione ai
problemi dei quartieri e più in generale al decoro ed alla
pulizia della città - ha scritto Livio Di Tullio - non è un
lavoro facile anche per i problemi economici che hanno gli
enti locali. In questi primi mesi abbiamo lavorato con
grande fatica e con ingenti costi per cercare di raggiungere
gli obiettivi che ci siamo preposti. Ora iniziamo a vedere i
primi, seppur parziali, risultati. Tuttavia in alcune zone
esistono problemi che non possono essere risolti dal Comune
in quanto non proprietario delle strutture interessate a
gravi fenomeni di sporcizia tali da mettere a rischio la
salute dei cittadini. E' il caso dei viadotti che sono di
vostra competenza...».
A seguire l'assessore ha elencato i sottopassi più a rischio
della città: via Nostra Signora del Monte (Zinola), corso
Svizzera, via Cilea, corso Tardy e Benech, via Stalingrado,
via Cherubini e via Grassi.
«Tutti viadotti - scrive ancora Di Tullio - nei quali la
presenza di colombi e del loro guano rende l'area
sottostante sporca e gravemente malsana. Non a caso le
lamentele dei cittadini sono incessanti. Questo Comune ha
finora risposto con iniziative di pulizia a proprie spese,
ma nell'ordinanza comunale dell'agosto 2002 è precisato che
sono i proprietari a dover porre in essere sistemi di
impedimento alla presenza dei colombi. Vi invitiamo quindi a
volerci rassicurare sull'intenzione di attivare adeguati
sistemi di dissuasione almeno nei sottopassi indicati
presentandoci un'adeguata tempistica di intervento».
Da parte sua Fs, che al Comune deve ancora rispondere
ufficialmente, fa sapere di essersi già impegnata anche in
passato con opere di "contenimento" per impedire le
nidificazioni. C'è da dire che il proliferare dei piccioni,
negli ultimi anni, è stato pressoché costante. E che l'alto
numero ha messo in crisi tutte le contromisure adottate.
Dario Freccero
«Sommerso dal guano, ora non pago più le tasse» |
la
protesta |
Marcello Nittolo, panettiere all'angolo
tra via Torino e via Amalfi, è
letteralmente esasperato. L'ingresso del
suo "La sfornata"è bersagliato dal guano
dei piccioni che si annidano nel palazzo
e ogni giorno sporcano marciapiedi e
tendoni. «E' una cosa mai vista -
lamenta il panettiere di Villapiana -
non so più come fare. Ogni giorno devo
perdere delle ore per ripulire. I
clienti giustamente si lamentano: ogni
volta che escono con pane, pizza e
focaccia, rischiano di essere colpiti
dagli escrementi. Trattandosi di un
negozio di alimentari c'è anche un
problema d'igiene. Ho chiamato varie
volte l'azienda municipale per chiedere
un intervento ma solo una volta sono
venuti. E così continuo a perdere
clienti e lavorare il doppio: come
panettiere e come spazzino. Adesso ho
deciso di dire basta: d'ora in avanti
non pagherò più le tasse comunali e mi
pulirò il marciapiedi da solo. Non ho
alternative. Lo farò da subito e se il
sindaco vorrà andrò a spiegargli i
motivi. Continuare così, a pagare le
tasse e lavorare in questo scempio, è
assurdo. Vorrà dire che pulirò io,
perdendo tempo e fatica, ma almeno
risparmierò sulle tasse».
D. Frec.
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