Lettera ASL
IL SECOLOXIX
 
Oltre cento medici degli ospedali di Savona, di Cairo e di Albenga scendono in campo contro l'ipotesi di sdoppiare la Asl, una savonese con la Valbormida e l'altra ponentina con l'attuale azienda ospedaliera Santa Corona. I medici dei tre nosocomi sostengono che la razionalizzazione della sanità, e quindi un migliore servizio ai cittadini, si avrà con una unica Asl provinciale, che comprenda ovviamente anche il Santa Corona. Ecco la loro lettera:
«Noi medici della ASL 2 Savonese abbiamo certamente attaccamento ai nostri ospedali ma ancor di più alla nostra sanità, alla nostra provincia ed alla nostra regione e soprattutto desideriamo promuovere e garantire la migliore assistenza sanitaria possibile per i cittadini della nostra provincia e Regione.
Per questo pensiamo sia giusto che in provincia di Savona ci sia una ASL unica e che quindi l'Ospedale di S. Corona ne entri a far parte a pieno titolo e prestigio. Solo così potranno essere razionalizzate le spese e gli investimenti evitando una concorrenza inutile e talora dannosa tra ASL confinanti o tra ASL e ospedali autonomi.
La gestione di una unica ASL dovrà essere necessariamente integrata e coordinata per quanto attiene la progettualità, per rispondere al meglio alle esigenze sanitarie del territorio e favorire la sviluppo e il consolidamento delle competenze già presenti creando anche dei Dipartimenti interospedalieri e essendo di sostegno alla nascita dei Distretti Sanitari.
In Italia si creano ASL di grandi dimensioni per razionalizzare le spese e prestazioni, mentre noi andiamo contro corrente senza che ve ne sia una ben chiara ragione. Come conciliare la richiesta di tagli e sacrifici in sanità e la proposta di creare due mini ASL che inevitabilmente aumenterebbero le spese di gestione amministrativa e ridurrebbero la qualità complessiva dei servizi erogati?
Crediamo che il mantenimento di un'unica ASL provinciale, garantendo alle realtà ospedaliere una adeguata autonomia di gestione, sia il modo migliore per evitare sprechi con la creazione di reparti "doppioni" non giustificata dalle esigenze reali di un territorio di meno di 300.000 abitanti.
Una ASL unica porterebbe quindi ad una riduzione dei costi e ad un uso del denaro pubblico più proficuo ed uguale per tutti senza competizioni pericolose e dispendiose, abbandonando le visioni limitate, i campanilismi, e gli interessi di pochi a vantaggio di una sanità migliore per tutti. In questa visione la classe politica ligure ha una occasione unica, per dimostrare come si possa fare della buona sanità facendo prevalere l'interesse solo dei cittadini e non dei campanili. Proponiamo all'assessore regionale alla Sanità ed al presidente della Conferenza dei sindaci di promuovere urgentemente una giornata di lavoro, coinvolgendo gli amministratori della ASL 2 Savonese e della Azienda Ospedaliera S. Corona, sul modello organizzativo migliore da promuovere per l'assistenza sanitaria ai cittadini della nostra provincia, perché pensiamo che questo sia un modello di operare democratico e che permette anche politici di confrontarsi con i pareri, i suggerimenti, i programmi proposti da noi sanitari».


08/10/2006