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Albenga. Lavori di ristrutturazione per la grande casa
padronale sulla sommità dell'isola Gallinara, ma il Wwf
insorge. Mentre la Regione, il Comune e la società mista
stanno cercando una soluzione che permetta di proteggere
l'ambiente naturale dell'isola e al tempo stesso
valorizzarla turisticamente, in vetta i proprietari
(un'ampia cordata di imprenditori) hanno aviato i lavori per
suddividere la grande casa in appartamenti. E gli
ambientalisti si arrabbiano.
«Tutti i progetti relativi agli arredi esterni dovrebbero
essere approvati dalla Regione ma a quanto ci risulta
l'ufficio parchi non ha ricevuto nessuna documentazione,
neppure il progetto di ristrutturazione - attacca Marco
Piombo, responsabile provinciale del Wwf -. È un fatto
grave, che ci fa capire che i controlli sulla Gallinara non
sono sufficienti. Sembra che i lavori siano in corso, ma è
un'area privata e non possiamo accedervi per controllare».
Ma Piombo sembra preoccupato per il futuro dell'isola.
«Temiamo il passaggio da riserva a parco naturale regionale,
che prevede meno vincoli. Sarebbe un errore madornale, visto
che la Regione sta lavorando per trasformare in parco anche
l'ambiente marino circostante per dare più lustro all'isola.
Da anni chiediamo un sopralluogo congiunto di Comune,
Provincia e Rregione, senza ottenere nulla. Stiamo
acquisendo la documentazione sugli interventi di
ristrutturazione e su tutto quello che accade sull'isola e
se verrà modificato l'equilibrio naturale interverremo con
ogni mezzo, anche per vie legali».
Nel frattempo, però, il progetto della proprietà che
prevedeva la costruzione di una nuova struttura ricettiva,
l'illuminazione dei sentieri e le condotte sottomarine per
portare acqua, luce e servizi, è stato bloccato dalla
Regione.
«Questo prelude a un utilizzo diverso dell'isola, con un
turismo di massa che finirebbe per distruggerla. Per questo
ci opponiamo a qualsiasi declassamento sul piano della
tutela».
«La sistemazione dell'approdo e dei sentieri è un problema
reale, che stiamo affrontando - replica Rosa Bellantoni,
presidente della società mista -. Qualsiasi progetto di
edilizia privata è incompatibile con la legge e con i
vincoli, mentre sarebbe possibile la realizzazione di un
piccolo centro ricettivo». «I danni più grossi li stanno
facendo oggi con i minialloggi - afferma però Roberto Melone
(Solidarietà e partecipazione) -. Purtroppo non esiste alcun
vincolo ad una pericolosissima apertura di massa». Secondo
il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, «l'unico modo per
tenere viva, funzionale e appetibile l'isola è costruirvi un
albergo di lusso».
Luca Rebagliati
02/10/2006
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