Ferrania, ecco 20 milioni di euro IL SECOLOXIX
Nella trattativa salta fuori la novità della lavorazione del silicio che porterebbe nuova occupazione
Il presidente della Regione conferma lo stanziamento pubblico
Cairo. Confermata dalla Regione la validità dell'accordo di programma? pro Ferrania, con la disponibilità di 20 milioni di euro di fondi pubblici da destinare all'azienda valbormidese. Non solo centrali, ma anche piattaforma tecnologica, con la produzione di energia alternative, tramite la lavorazione del silicio.
Prima peròè necessario sedersi attorno ad un tavolo (istituzioni, enti locali e proprietà) per capire quale settore del piano industriale e dell'accordo di programma finanziare. Accordo, contenente il pacchetto-energia, che continua a rimanere valido per la Regione, disposta anche a rivedere l'autorizzazione per la mini-centrale termoelettrica a biomasse. Il via libera potrebbe essere concesso a fronte di un ridimensionamento della taglia, da 10 megawatt a 4, in attesa dell'esame del maxi-progetto di centrale a carbone da 700 megawatt. Sono i nodi centrali affrontati nel vertice di ieri mattina a Genova, tra il presidente della Regione Claudio Burlando, l'assessore all'industria Renzo Guccinelli e le segreterie sindacali, con i vertici regionali, provinciali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Un incontro richiesto dai sindacati per sollecitare la Regione, a prendere in mano la questione-Ferrania. Un tavolo da cui è emersa anche la novità del progetto-silicio per "riempire" di contenuti, legati all'energia alternativa, la piattaforma tecnologica. «Un progetto incentrato su ricerca e occupazione che porterebbe addirittura ad impiegare dagli 80 ai 100 addetti nel settore delle energie alternative» spiegano i sindacati. Nel dettaglio il progetto prevede la lavorazione del silicio a Ferrania, utilizzando isolanti per cavi speciali finalizzati alla realizzazione di specchi fotovoltaici. Al tavolo di ieri Burlando e Guccinelli hanno ribadito di essere in attesa della consegna del progetto di centrale che dovrà essere sottoposto alla procedura di Via ministeriale. «Siamo pronti ad esaminarlo, siamo disponibili»è quanto riferito dai vertici della Regione. Ma se sulla centrale a biomasse forestali, c'è la possibilità di un accordo, su quella a carbone la Regione non avrebbe nascosto i propri dubbi, nonostante le lettere di sollecito alla proprietà di Ferrania (gruppo Gambardella) per ricevere il progetto definitivo. «A Genova non sono troppo propensi a dare il via libera ad un progetto simile per via dell'elevato impatto ambientale, anche se ci è stata ribadita la validità degli accordi sottoscritti»è il commento a fine incontro della delegazione Uil, capeggiata dal segretario regionale Floriano Cerdini, e da Roberto Fiore, provinciale. Intanto a Ferrania i vertici dell'azienda si sono presi alcuni mesi di tempo prima di scoprire le carte. La Cgil intanto auspica un impegno in prima persona, più diretto, della Regione, sulla vicenda Ferrania: «Adesso verrà convocato un nuovo vertice a Roma, con il Governo, per capire dove destinare i finanziamenti pubblici, ministeriali, la cui disponibilità ci è stata ribadita- spiega al termine dell'incontro Fulvio Berruti, segretario Filcem-Cgil- ma serve capire a cosa destinarli. L'accordo di programma rimane un punto fermo, ancora valido».
Alberto Parodi


03/10/2006
Possibilità di accordo sulla centrale a biomasse, ma la Regione manifesta dubbi sull'impianto a carbone. Vertice a Roma