Comprata all'asta la collina dei Bruciati IL SECOLOXIX
Maxi intervento alle spalle del centro storico albissolese. Il lotto, di 20 mila metri, è stato venduto dal tribunale per il fallimento di una società di Alassio
Una cordata sborsa 2 milioni per i terreni di Albissola: previsti box, la sede del Comune e forse un hotel
Ventimila metri di terreno venduti all'asta. La collina a ridosso del cuore di Albissola Mare comprata a quasi 2 milioni di euro (1.950 mila). Dopo il progetto del porticciolo della Margonara, è questa l'area strategica di Albissola. Un'area che finora è stata abbandonata a se stessa e utilizzata come parcheggio sterrato, ma che ora sarà oggetto di un maxi intervento di riqualificazione urbana che può far fare al paese un ulteriore salto di qualità. Cosa nasceràè incognito. Il perchéè presto spiegato: questi 20 mila metri fanno parte di un distretto urbanistico di circa 300 mila (compreso il parco di Villa Farragiana, che peròè escluso dall'edificazione) che sono gli unici ancora edificabili del paese. Potrà sorgerci edilizia residenziale (case), turistico-ricettiva (un albergo) e pubblica (il nuovo palazzo del Comune). E ovviamente box interrati e parcheggi. Ma perché nasca tutto ciò c'è bisogno che tutti i proprietari dei terreni, che sono diversi, si accordino. Questi 20 mila metri erano infatti quelli mancanti per completare il comparto e sono stati venduti a questa cifra record in quanto decisivi per fare partire tutta l'operazione.
Ufficialmente l'acquisto è stato fatto da una società formata dal gruppo Dellepiane (quello che costruisce il "Crescent" di Savona) più una cordata di imprenditori savonesi e piemontesi. A sorpresa non c'è il gruppo La Filanda (golf) che negli ultimi anni ha fatto la parte del leone in tante iniziative albisolesi. La vendita all'asta rientrava in un'esecuzione immobiliare che il tribunale ha promosso nei confronti di una società di Alassio dichiarata fallita mesi fa, la "Casamare". Tra i vari beni della Casamare il più appetito era appunto questo lotto di terreni che per posizione sono prestigiosi perché collegati con via dei Ceramisti e via dell'Oratorio, ovvero col cuore del caruggio albisolese. La stessa Casamare, nel 2002, aveva stipulato una convenzione col Comune per costruire 180 box interrati in cambio di lasciare al pubblico i parcheggi di superficie e creare il nuovo palazzo comunale. Concessione che oggi è scaduta ma il sindaco Stefano Parodi dice di essere pronto a rifare. Ora toccherà proprio al Comune il ruolo chiave di mediare tra gli interessi privati e pubblici. E' un ruolo delicato in quanto all'interno dell'area ci passa una strada (collega i Bruciati con l'Aurelia) e ci sono centinaia di parcheggi oggi gratuiti. Cose che il pubblico non può perdere, pena far collassare la viabilità. Cose che i privati possono concedere, ma capitalizzando al massimo il resto.
Dario Freccero
 
«E' un'area vitale per la cittànecessario un accordo tra i privati»
il sindaco parodi
Così il sindaco Stefano Parodi. «Inutile negarlo, quest'area è vitale per Albissola. Non solo i 20 mila mq venduti dal tribunale ma tutto il "distretto" verde che è di 300 mila di cui solo 100 mila edificabili visto che il parco di villa Farragiana è escluso. Ebbene, in questi 100 mila c'è possibilità di creare edilizia residenziale, oltre che un albergo e il nuovo Comune. I proprietari dei terreni però sono molteplici: c'è questa cordata di Dellepiane ma anche il gruppo Bagnasco, che possiede terreni vicini, e altri privati. E' ovvio che questi soggetti devono accordarsi se vogliono far partire tutta l'operazione (serve il 70% della quota del distretto). Noi siamo in attesa che i nuovi proprietari si presentino. Se si accontentano dell'ex convenzione "Casamare", ovvero box interrati con parcheggi pubblici a noi e le basi del futuro Comune, siamo ancora disponibili».

05/10/2006