Ventimila metri di terreno venduti all'asta. La collina a
ridosso del cuore di Albissola Mare comprata a quasi 2
milioni di euro (1.950 mila). Dopo il progetto del
porticciolo della Margonara, è questa l'area strategica di
Albissola. Un'area che finora è stata abbandonata a se
stessa e utilizzata come parcheggio sterrato, ma che ora
sarà oggetto di un maxi intervento di riqualificazione
urbana che può far fare al paese un ulteriore salto di
qualità. Cosa nasceràè incognito. Il perchéè presto
spiegato: questi 20 mila metri fanno parte di un distretto
urbanistico di circa 300 mila (compreso il parco di Villa
Farragiana, che peròè escluso dall'edificazione) che sono
gli unici ancora edificabili del paese. Potrà sorgerci
edilizia residenziale (case), turistico-ricettiva (un
albergo) e pubblica (il nuovo palazzo del Comune). E
ovviamente box interrati e parcheggi. Ma perché nasca tutto
ciò c'è bisogno che tutti i proprietari dei terreni, che
sono diversi, si accordino. Questi 20 mila metri erano
infatti quelli mancanti per completare il comparto e sono
stati venduti a questa cifra record in quanto decisivi per
fare partire tutta l'operazione.
Ufficialmente l'acquisto è stato fatto da una società
formata dal gruppo Dellepiane (quello che costruisce il
"Crescent" di Savona) più una cordata di imprenditori
savonesi e piemontesi. A sorpresa non c'è il gruppo La
Filanda (golf) che negli ultimi anni ha fatto la parte del
leone in tante iniziative albisolesi. La vendita all'asta
rientrava in un'esecuzione immobiliare che il tribunale ha
promosso nei confronti di una società di Alassio dichiarata
fallita mesi fa, la "Casamare". Tra i vari beni della
Casamare il più appetito era appunto questo lotto di terreni
che per posizione sono prestigiosi perché collegati con via
dei Ceramisti e via dell'Oratorio, ovvero col cuore del
caruggio albisolese. La stessa Casamare, nel 2002, aveva
stipulato una convenzione col Comune per costruire 180 box
interrati in cambio di lasciare al pubblico i parcheggi di
superficie e creare il nuovo palazzo comunale. Concessione
che oggi è scaduta ma il sindaco Stefano Parodi dice di
essere pronto a rifare. Ora toccherà proprio al Comune il
ruolo chiave di mediare tra gli interessi privati e
pubblici. E' un ruolo delicato in quanto all'interno
dell'area ci passa una strada (collega i Bruciati con l'Aurelia)
e ci sono centinaia di parcheggi oggi gratuiti. Cose che il
pubblico non può perdere, pena far collassare la viabilità.
Cose che i privati possono concedere, ma capitalizzando al
massimo il resto.
Dario Freccero
«E'
un'area vitale per la cittànecessario un accordo tra
i privati» |
il
sindaco parodi |
Così il sindaco Stefano Parodi. «Inutile
negarlo, quest'area è vitale per
Albissola. Non solo i 20 mila mq venduti
dal tribunale ma tutto il "distretto"
verde che è di 300 mila di cui solo 100
mila edificabili visto che il parco di
villa Farragiana è escluso. Ebbene, in
questi 100 mila c'è possibilità di
creare edilizia residenziale, oltre che
un albergo e il nuovo Comune. I
proprietari dei terreni però sono
molteplici: c'è questa cordata di
Dellepiane ma anche il gruppo Bagnasco,
che possiede terreni vicini, e altri
privati. E' ovvio che questi soggetti
devono accordarsi se vogliono far
partire tutta l'operazione (serve il 70%
della quota del distretto). Noi siamo in
attesa che i nuovi proprietari si
presentino. Se si accontentano dell'ex
convenzione "Casamare", ovvero box
interrati con parcheggi pubblici a noi e
le basi del futuro Comune, siamo ancora
disponibili».
05/10/2006
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