Autostrade, ticket sui pedaggi
 La Repubblica
Il sovrapprezzo finanzierà le nuove infrastrutture liguri
L´assessore Luigi Merlo: "Tutti i lavori sono già stati progettati, ora serve un miliardo e mezzo di euro"
Entro fine mese s´insedierà a Roma il gruppo di lavoro che dovrà studiare come realizzare il progetto
 
AVA ZUNINO

Non è ferma. Anzi, avanza la proposta della Regione di far pagare un "sovrapprezzo" nei pedaggi autostradali sulla rete ligure, per ottenere fondi con cui migliorare la vivibilità e costruire infrastrutture. L´elenco delle opere da finanziare con questo metodo è pronto, riguarda l´Aurelia bis nelle quattro province e per Genova lungomare Canepa e il tunnel sotto al porto. E´ questione di giorni, al massimo entro fine mese, a Roma si insedierà un gruppo di lavoro composto dalla Regione, dall´Anas e dal ministero delle infrastrutture, per «verificare giuridicamente come può essere realizzato questo pedaggio "dedicato" per finanziare i progetti infrastrutturali», spiega Luigi Merlo, l´assessore regionale alle Infrastrutture che sta portando avanti le trattative romane. La proposta, lanciata sul far dell´estate dall´assessore all´urbanistica Carlo Ruggeri che aveva pensato ad un sovrapprezzo sui pedaggi autostradali per i fine settimana, aveva preso corpo nei mesi scorsi negli uffici dell´assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture ed è stato Merlo a definirne il percorso dentro alle trattative con Anas e Ministeri per la realizzazione delle infrastrutture liguri.
«Per realizzare il completamento di lungomare Canepa, il tunnel sotto al porto e le Aurelie bis nelle altre provincie, sarebbero necessari circa un miliardo e cinquecento milioni di euro. Sono, tra l´altro, tutte opere cantierabili velocemente perché i progetti sono praticamente pronti: nel tavolo di lavoro romano si studierà come realizzare il pedaggiamento aggiuntivo». A proposito del tunnel sotto al porto, è di qualche giorno fa la notizia che la Cassa Depositi e Prestiti ha formalizzato la decisione di uscire dalla società con il Comune di Genova: «Ci hanno scritto dicendo che sono disposti a cedere le loro quote alla Regione», spiega Merlo.
E´ sempre l´assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti che sta portando avanti un lavoro parallelo, per rinnovare il cosiddetto materiale rotabile, vale a dire il parco treni, senza scontrarsi con la scarsità di risorse della finanziaria: «Che per treni, metropolitane e bus stanzia per tutta Italia 300 milioni di euro che dovrebbero finanziare il 75 per cento del materiale. A noi in Liguria servono 600 milioni solo per rinnovare i treni dell´attuale parco circolante». In questo caso la Regione (anzi, le regioni italiane) puntano su meccanismi che attraverso l´autonomia delle divisioni regionali di Trenitalia possano consentire di integrare i servizi con gli enti e trovare forme di concorso e collaborazione. «E´ una discussione che apriremo presto con i vertici nazionali di Trenitalia - spiega l´assessore - e la Liguria potrebbe essere un prototipo nazionale: siamo una delle Regioni che non "spacchettano" il contratto di servizio con le ferrovie ma facciamo un appalto unico. Realtà come la Lombardia e il Piemonte fanno più appalti. Siamo anche la Regione che per prima ha elaborato lo studio sulle "Rosco", le società di affitto del materiale rotabile. Dai nostri calcoli, se per la Liguria dovessimo acquistare tutti i 600 milioni di materiale necessario, cambiando completamente il parco treni circolante, dovremmo pagare una rata annuale di 42 milioni. Sono cifre considerevoli, ma come regioni abbiamo chiesto di poter applicare una accisa sul gasolio come si fa per la benzina. Vedremo».