Allarme degli esperti: «Contaminatii fondali genovesi sino a Varazze» IL SECOLOXIX
Indagine dell'Icram ha accertato la presenza di metalli e sostanze chimiche
«Si è parlato di una possibile concausa allo sviluppo della tossicità dell'alga Ostreopsis. Forse l'abbiamo trovata». Metalli pesanti presenti in grande quantità, composti organici, sostanze chimiche nocive accumulate «in venti-trent'anni di malachimica» sui fondali di una fetta consistente di Liguria. L'Icram, l'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, presenta la sua verità sul caso Ostreopsis ovata, la terribile microalga che per due estati ha "regalato" ai bagnanti di Genova diversi casi di intossicazione e periodici divieti di balneazione. E lo fa rendendo noti i risultati dell'ndagine svolta nell'estate 2006 per conto del Ministero dell'Ambiente, una ricerca condotta per la prima volta a metà estate in diversi punti del mare davanti al capoluogo e nel Ponente: Varazze, Voltri, foce del Polcevera, Punta Vagno, Quarto.
«I risultati hanno evidenziato un quadro ambientale complessivo piuttosto compromesso, con contaminazioni da metalli pesanti (ad esempio rame e zinco) e composti organici - recita la nota diffusa dall'Icram - tale contaminazione risulta evidentemente presente in forma biodisponibile per gli organismi acquatici, in considerazione degli effetti di tossicità acuta e cronica riscontrati».
In parole povere stanno male i fondali genovesi fino a Varazze. A dirlo è un ente autorevole, il braccio operativo del ministero dell'Ambiente per quanto riguarda la ricerca applicata mare.
Daniele Grillo

08/10/2006