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Dopo la Fontanassa (sotto la pista d'atletica) e il torrente
Letimbro (sotto il greto) ora lo spettro del terreno
inquinato riguarda il sottosuolo della nascitura piscina di
corso Colombo. Sul blog di politica savonese "Uomini liberi"
da qualche giorno viene infatti rilanciato un sospetto
inquietante: che durante lo scavo per la nuova piscina
(bloccata ormai da mesi) siano stati trovati rifiuti tossici
seppelliti da anni e probabilmente risalenti all'epoca
dell'ex Servettaz Basevi che era ubicata proprio su quei
terreni nella prima metà del '900.
E' così? «Noi per ora lo ignoriamo - ha replicato
l'assessore ai lavori pubblici Livio Di Tullio - quello che
posso dire è che nei piani del cantiere della piscina,
adesso in attesa di riprendere dopo il fallimento della
Edilmar, era compreso uno studio approfondito sul terreno
che avrebbe chiarito questo e altri dubbi. Se c'è qualcuno
che conosce già gli esiti di quegli studi li illustri. Direi
che in ogni caso non bisogna drammatizzare: c'era una
fonderia li sopra, può esserci qualche resto del secolo
scorso».
Di questo sospetto ora il Comune dovrà occuparsi visto che
l'input di Uomini liberi ha armato il consigliere comunale
di An Alessandro Parino che ha già preparato
un'interpellanza all'assessore all'ambiente Jorg Costantino
per chiedere la fondatezza del sospetto e cos'abbia fatto il
Comune (o farà) per garantire l'incolumità della
cittadinanza.
Sul fronte politico, poi, va registrato l'ennesimo braccio
di ferro nel consiglio comunale di ieri. La giunta Berruti
ha cercato di votare un emendamento della pratica
riguardante la nuova strada di Parco Doria nonostante il
giorno prima la commissione avesse fatto mancare il numero
legale per affrontarla. L'opposizione si è ribellata («una
grave dimostrazione di arroganza» ha detto Bussalai di An) e
alla fine la pratica è stata rinviata. E così ci vorrà un
altro consiglio, il terzo, per approvare la variante.
D. Frec.
27/09/2006
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