Salta la nuova mappa della scuola IL SECOLOXIX
Oggi gli studenti del Mazzini-Martini-Pancaldo chiederanno alla giunta di Palazzo Nervi di rivedere i programmi
La Provincia "congela" il piano di riorganizzazione logistica degli istituti superiori
 
Gli studenti del "Mazzini" gridano no allo smembramento della propria scuola e sono sul piede di guerra: stamani gli alunni dell'istituto professionale manifesteranno infatti presso la sede della Provincia e chiederanno udienza al presidente Marco Bertolotto e all'assessore competente Carla Siri, pronti discutere sul nuovo piano di dimensionamento delle scuole superiori della città che prevede appunto la scomparsa dell'istituto, ora accorpato a Nautico ed Artistico. Secondo indiscrezioni, però, questo punto del progetto che ridisegnerà l'offerta scolastica savonese, è stato al momento stralciato dal provvedimento. Dopo una riunione di maggioranza svoltasi ieri, si è infatti deciso di non portare in consiglio la delibera e rinviare la pratica alla prossima settimana.
Più tempo per riflettere o solo un breve stop per calmare le acque? «Speriamo sia la prima ipotesi - afferma Alfonso Gargano, dirigente scolastico del "Martini-Mazzini-Pancaldo"?; con i rappresentanti degli studenti, dei genitori e degli insegnanti siamo disposti a trattare cercando una soluzione condivisa, senza posizioni preconcette». Visto il segnale di apertura di Palazzo Nervi è infatti possibile che la manifestazione di oggi si trasformi in un incontro tra una delegazione dell'istituto e la Provincia. «Vorremmo un colloquio franco, magari con i media per spiegare all'opinione pubblica cosa sta succedendo - prosegue il preside -. Non vogliamo il "muro contro muro" con la Provincia, ma chiediamo più tempo per ragionare vagliando ipotesi come quella di riunificare Geometri e Ragioneria».
Il piano per le superiori infatti entrerebbe in vigore già a partire dal prossimo anno scolastico e, in un complesso gioco di incastri, sancirebbe la fine del "Mazzini" così smembrato: l'indirizzo grafico-pubblicitario (ora in via Aonzo) e i corsi per ottici e odontotecnici (via Oxilia) assorbiti dall'istituto "Alberti-Da Vinci" in via alla Rocca, mentre l'aziendale turistico (via Oxilia) dall'ITC "Boselli" di via don Bosco. La sede di via Oxilia "liberata", sarebbe quindi assegnata alle classi in esubero dei vicini licei "Grassi" e "Della Rovere". «A livello di spazi si sistemerebbe tutto - aggiunge Gargano - ma non si può sacrificare una scuola come il Mazzini sull'altare della logistica». «Siamo disposti allo spostamento in blocco - conclude - ma non allo smembramento che distruggerebbe i progetti in corso non garantendo alunni e famiglie».
Marco Gervino


27/09/2006