Viabilità, Funivie, parcheggi: si cambia accordo tra Comune e Autorità portuale
Protocollo d'intesa sui lavori che in estate erano stati al centro di una dura polemica. Accolte le richieste del sindaco. Lunedì la firma
IL SECOLOXIX
 
Dopo le scimitarre sguainate nell'estate, lunedì l'amministrazione comunale e l'autorità portuale firmeranno un protocollo d'intesa che fissa nuovi termini nei rapporti tra i due enti e definisce il futuro di parti importanti ddi Savona. Si tratta di un cambio di marcia che segna un nuovo punto di equilibrio nella distribuzione dei poteri in città, ma anche nell'affermazione di un più forte ruolo pubblico nella gestione delle partite urbanistiche.
Appare chiaro, in questo contesto, che la partita sulla Margonara si giocherà in un clima molto più disteso. Il Comune avrà - come chiedeva - la passeggiata da ovest ad est, da sotto al Priamàr sino alla Darsena. Ma avrà anche le golose aree cosiddette di sudest (l'Autorità portuale, per queste aree, aveva indetto un concorso di idee vinto dalla 5+1 di Gianluca Peluffo) e quelle, altrettanto golose, del Miramare. Non proprio un "do ut des" di interesse reciproco, insomma, ma qualcosa che gli somiglia moltissimo. E una ridefinizione degli scenari urbanistici impensabile sino a qualche settimana fa.
Vediamo i punti del protocollo che, il Secolo XIX è in grado di anticipare nelle linee essenziali. C'è una parte in premessa che sembra fatta per smussare tutte le asperità che, nelle settimane di agosto, hanno diviso Comune e Port Authority, ma anche la nuova amministrazione Berruti dall'assessore regionale (ed ex sindaco) Carlo Ruggeri. Le due parti, infatti, costruiscono un ponte parlando di attività«lungo il percorso avviato negli anni passati», ribadiscono l'importanza delle attività portuali nel «sistema economico savonese» , ma anche la «valenza essenziale» del fronte mare per la qualità della vita dei savonesi. Comune e Autorità portuale ribadiscono, in questo contesto, la necessità di una collaborazione».
Piazzale a mare del Priamàr (aree di sudest). L'accordo prevede la realizzazione di una piastra, per tutta l'estensione dell'area, ad una quota di circa sei metri sopra l'attuale piano. La parte sottostante la piastra resterà a disposizione del porto. Quella sovrastante, invece, sarà del Comune come Berruti chiedeva. Nulla è lasciato al caso: la realizzazione sarà a carico dell'Authority, mentre le modalità progettuali saranno concordate con il Comune. L'iter burocratico inizierà a gennaio 2007 per concludersi nel giro di 2-4 anni. La realizzazione della piastra consentirà la creazione della passeggiata tutto intorno al Priamàr, che verrà però anticipata con un'opera provvisoria. Nel primo semestre 2006 il Comune elaborerà una prima ipotesi per l'utilizzo della piastra: ricordiamo che il sindaco ha parlato nelle settimane scorse di un parco tematico (come è stato l'Accquario per Genova).
Viabilità portuale. L'Autorità portuale si impegna a mutare il progetto della nuova viabilità portuale in modo da assicurare il proseguimento della passeggiata di corso Mazzini sino al Crescent. Delicato il nodo dei parcheggi: l'Autorità metterà a disposizione della città il parcheggio provvisorio nelle aree ex Italsider, che resterà disponibile per tutta la durata del cantiere relativo alla nuova viabilità. Archiviata la discussa pavimentazione sulla banchina: il Comune la stralcerà dai lavori in Calata in modo da limitare l'area di cantiere e consentire il mantenimento dei parcheggi esistenti. L'intervento di pavimentazione sarà realizzato successivamente sulla base di un nuovo progetto. Ma la Port Authority si pagherà il tutto.
Parcheggi. Il fabbisogno dell'area è individuato in 500 posti. Un secondo protocollo d'intesa, in proposito, è già pronto per essere firmato con la famiglia Dellepiane. Il sindaco sembra però, su questo punto, essersi preso ancora qualche momento di riflessione. Se tutto filerà liscio, i Dellepiane realizzeranno un parcheggio interrato da 300 posti. Il Comune, volendo, potrà riscattarlo oppure resterà dei privati. Sarà a pagamento, ma rigorosamente ad uso pubblico.
Miramare. In vista c'è un progetto che garantirà la cantieristica, ma anche lo sviluppo urbano. L'orientamento delle parti è per uno sfruttamento dell'area su due livelli: a quota mare la cantieristica da diporto, a quota Aurelia lo sviluppo urbano secondo quanto il Comune deciderà. Comunque, si terrà conto delle esigenze di parcheggi dell'area.
Antonella Granero


23/09/2006