IL SECOLOXIX
«Niente taxi in città, sono tutti per i croceristi». Così si può riassumere la rabbia dei savonesi che ieri hanno telefonato alla nostra redazione lamentando ritardi e disservizi delle "auto bianche" del consorzio Radiotaxi.
Il caso simbolo può essere quello di Giovanna Benetton che ha vanamente chiamato il servizio e poi si è dovuta arrangiare. «Erano le 9.30, mi trovavo in via Venezia, appena uscita dall'Inail. Qualche tempo fa mi ero fratturata la caviglia e quindi non posso guidare l'auto, così ho chiamato un taxi per tornare a casa, ad Albisola Capo, ma mi è stato risposto che le vetture erano tutte occupate e di aspettare». Come s'è arrangiata la donna? «Ho chiesto a numerosi amici di venire a prendermi e dopo molti tentativi sono finalmente riuscita a tornare a casa, quando ormai era quasi mezzogiorno». La chiusura è velenosa: «È una vergogna _ sbotta la signora Benetton _ Non è possibile che i taxi savonesi quando c'è la nave in porto si occupino solo dei croceristi lasciando la città scoperta. Sono tutti impegnati con i passeggeri della Costa, ma non può esistere un disservizio del genere».
La replica del consorzio savonese non si fa attendere: «La signora ha ragione nel dire che ha aspettato molto, di questo ci scusiamo, ma non dipende solo da noi _ risponde il segretario Mario Ghidella _ In quel momento non c'erano auto disponibili e le è stato chiesto di attendere. D'altra parte sappiamo quanto siano "tragiche" le condizioni della viabilità a Savona e poi tutti noi non vorremmo fare mai code negli uffici e nei negozi: si vede che i nostri clienti sono abituati troppo bene». Rigettata l'accusa di pensare solo al porto e ai croceristi, abbandonando i clienti della città: «Non è vero che tutte le nostre auto sono dislocate al porto _ aggiunge Ghidella _ Certamente ne destiniamo una parte per il servizio dei croceristi, ma un'altra rimane a disposizione per la città: non nego che in giornate come questa vi siano maggiori momenti di criticità dovuti anche allo sbarco dei croceristi, ma credo siano difficoltà naturali». E poi conclude: «Ribadisco che il problema principale per il nostro lavoro è il traffico e che eventuali disservizi possono dipendere dalle strade congestionate, comunque in situazioni difficili ci avvaliamo di tutte le auto della cooperativa, in modo da offrire il migliore servizio possibile che peraltro funziona costantemente, 24 ore su 24».
Marco Gervino


21/09/2006