«Sono "prigioniero" a Bangkok» IL SECOLOXIX
Funzionaro Cesavo telefona dall'hotel Amari Atrium nel quale è alloggiato da sole 48 ore: «Nella nostra zona è tutto tranquillo»
Davide Pesce e la fidanzata sorpresi dal colpo di stato in Thailandia
 
La notizia arriva alle 18.44 via sms, sul cellulare: «C'è un colpo di stato in Thailandia e io sono in vacanza a Bangkok». Davide Pesce, funzionario del Cesavo, ex consigliere provinciale, noto esponente del mondo del sociale e del volontariato savonese, scrive agli amici di Savona mentre si trova dall'altra parte del mondo. Catapultato all'improvviso dal clima ovattato delle ferie al coprifuoco imposto con le armi: «Qui ci sono quattordici carri armati puntati sul palazzo del Parlamento, che si chiama Assemblea Nazionale».
Dopo quasi un'ora di tentativi, riusciamo a raggiungerlo telefonicamente. Manca poco alle otto della sera. Laggiùè l'una di notte, la comunicazione cade ripetutamente, le addette alla reception dell'hotel Amari Atrium, dove Pesce ha comunicato di trovarsi, non sentono la voce che arriva lontana dall'Italia. Ma i ripetuti tentativi sono premiati: «Can I speak with mister Davide Pesce?». E infine la voce di Pesce arriva, lontana, ma chiara: «Sto bene, qui siamo tutti attaccati ad Internet e alla CNN per capire cosa ci attende». Prosegue:â??«Alla reception ci hanno fatto capire di darci una calmata e di non insistere con l'assedio ai telefoni e a internet, ma sono tutti molto gentili». Chiediamo se ci siano altri savonesi: «Nessun savonese, siamo otto italiani e ci siamo conosciuti qui. Io sono con la mia fidanzata Paola, di Milano».
La situazione è sotto controllo? «Direi assolutamente tranquilla, almeno in questa parte della città: in giornata c'era traffico e animazione come sempre. Bangkok è una metropoli di dieci milioni di abitanti. Il centro dove mi trovo io è un centro commerciale e residenziale. Ho saputo del colpo di Stato quasi per caso: ero dentro ad una catena, Seven Eleven, a cercare balsamo di tigre quando ho incontato un inglese che sta al nostro stesso hotel. E' lui che ci ha informato».
Quando prevedete di ripartire e sapete se sarà possibile farlo? «In teoria dovremmo ripartire tra pochissime ore, alle sei di domattina (stamane per chi legge, ndc). Sono in Thailandia da appena 48 ore e abbiamo previsto di spostarci in Cambogia per cinque giorni, per poi tornare in Thailandia e trascorrere un periodo in un'isola». Sapete se l'aeroporto è aperto? «No, lo scopriremo domani mattina, quando l'omino addetto ai trasporti verrà a prenderci. O ci lascerà a terra». Avete testimonianze di quanto sta accadendo' «Sì, gli altri italiani che sono qui con noi oggi si trovavano proprio nella zona del Parlamento ed hanno visto i carriarmati schierati. Lìè il coprifuoco e per strada non c'è nessuno». C'è preoccupazione nella gente del posto? «Difficile dirlo, anche se il fatto che il primo ministro si trovi a New York e non sia in Thailandia fa pensare ad una soluzione incruenta della vicenda. Speriamo». L'ultima comunicazione arriva di nuovo via sms: «Il traffico ora non c'è più e le luci delle camere sono tutto accese... Nessun dorma».
Antonella Granero