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La notizia arriva alle 18.44 via sms, sul cellulare: «C'è un
colpo di stato in Thailandia e io sono in vacanza a
Bangkok». Davide Pesce, funzionario del Cesavo, ex
consigliere provinciale, noto esponente del mondo del
sociale e del volontariato savonese, scrive agli amici di
Savona mentre si trova dall'altra parte del mondo.
Catapultato all'improvviso dal clima ovattato delle ferie al
coprifuoco imposto con le armi: «Qui ci sono quattordici
carri armati puntati sul palazzo del Parlamento, che si
chiama Assemblea Nazionale».
Dopo quasi un'ora di tentativi, riusciamo a raggiungerlo
telefonicamente. Manca poco alle otto della sera. Laggiùè
l'una di notte, la comunicazione cade ripetutamente, le
addette alla reception dell'hotel Amari Atrium, dove Pesce
ha comunicato di trovarsi, non sentono la voce che arriva
lontana dall'Italia. Ma i ripetuti tentativi sono premiati:
«Can I speak with mister Davide Pesce?». E infine la voce di
Pesce arriva, lontana, ma chiara: «Sto bene, qui siamo tutti
attaccati ad Internet e alla CNN per capire cosa ci
attende». Prosegue:â??«Alla reception ci hanno fatto capire
di darci una calmata e di non insistere con l'assedio ai
telefoni e a internet, ma sono tutti molto gentili».
Chiediamo se ci siano altri savonesi: «Nessun savonese,
siamo otto italiani e ci siamo conosciuti qui. Io sono con
la mia fidanzata Paola, di Milano».
La situazione è sotto controllo? «Direi assolutamente
tranquilla, almeno in questa parte della città: in giornata
c'era traffico e animazione come sempre. Bangkok è una
metropoli di dieci milioni di abitanti. Il centro dove mi
trovo io è un centro commerciale e residenziale. Ho saputo
del colpo di Stato quasi per caso: ero dentro ad una catena,
Seven Eleven, a cercare balsamo di tigre quando ho incontato
un inglese che sta al nostro stesso hotel. E' lui che ci ha
informato».
Quando prevedete di ripartire e sapete se sarà possibile
farlo? «In teoria dovremmo ripartire tra pochissime ore,
alle sei di domattina (stamane per chi legge, ndc). Sono in
Thailandia da appena 48 ore e abbiamo previsto di spostarci
in Cambogia per cinque giorni, per poi tornare in Thailandia
e trascorrere un periodo in un'isola». Sapete se l'aeroporto
è aperto? «No, lo scopriremo domani mattina, quando l'omino
addetto ai trasporti verrà a prenderci. O ci lascerà a
terra». Avete testimonianze di quanto sta accadendo' «Sì,
gli altri italiani che sono qui con noi oggi si trovavano
proprio nella zona del Parlamento ed hanno visto i
carriarmati schierati. Lìè il coprifuoco e per strada non
c'è nessuno». C'è preoccupazione nella gente del posto?
«Difficile dirlo, anche se il fatto che il primo ministro si
trovi a New York e non sia in Thailandia fa pensare ad una
soluzione incruenta della vicenda. Speriamo». L'ultima
comunicazione arriva di nuovo via sms: «Il traffico ora non
c'è più e le luci delle camere sono tutto accese... Nessun
dorma».
Antonella Granero
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