IL SECOLOXIX |
Quasi novanta (86) case per famiglie in difficoltà
economica. Novanta nuove risposte a chi cerca casa in
affitto e non la trova a prezzi "accettabili".
E' la risposta dell'amministrazione comunale di Savona alla
fame di case che cresce di giorno in giorno. La giunta
Berruti ha individuato una serie di immobili comunali da
destinare al progetto di "social housing" che consente di
ottenere un finanziamento regionale per creare alloggi
sociali da mettere sul mercato a condizioni favorevoli.
Questi nuovi alloggi sono localizzati in via Pia, via
Garroni, via Governanti (Santuario), via degli Ulivi (Legino)
e corso Ricci. Alcuni diventeranno alloggi a "canone
moderato", altri "alloggiativi temporanei". Il soggetto
attuatore di queste ristrutturazioni sarà il Comune ma non
solo: partecipano anche Arte (ex Iacp), Opere Sociali,
Istituto diocesano e alcuni privati (parrocchie e famiglie).
«Tecnicamente si tratta di utilizzare una serie di edifici
comunali dismessi per risolvere un problema impellente e
gravoso come quello della casa - spiega l'assessore ai
servizi sociali, Lucia Bacciu - Questi immobili li abbiamo
inseriti nel bando da presentare in Regione allo scopo di
ottenere il finanziamento che serve per ristrutturarli e
trasformarli in case sociali da mettere sul mercato. Alla
fine avremo insomma un nuovo patrimonio di alloggi da
destinare in affitto, attraverso criteri che sarà la Regione
a decidere, a prezzi davvero contenuti. Saranno, pensiamo,
la soluzione per quelle famiglie, e purtroppo non sono
poche, che oggi rischiano il collasso economico per via di
affitti proibivi. Questo progetto del social housing vede il
Comune impegnato in prima fila ma anche alcuni enti pubblici
e diversi privati che hanno fatto a loro volta domanda di
ottenere lo stesso finanziamento regionale per ristrutturare
immobili da destinare a tariffe concordate».
Tra i privati c'è, per esempio, la parrocchia di San
Dalmazio (Lavagnola) che ha proposto alla Regione di
trasformare in case sociali cinque alloggi di sua proprietà
(«la pratica di valutazione è in corso»).
«Questa del social housing è la risposta concreta ai bisogni
di case a basso prezzo che in campagna elettorale c'eravamo
impegnati ad affrontare - aggiunge il sindaco Federico
Berruti - Ne sono particolarmente orgoglioso. Ma il nostro
impegno non si esaurisce qui: faremo altre integrazioni al
Puc per prevedere nuove quote di edilizia sociale».
Dario Freccero
13/09/2006
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