NUOVE PROTESTE DA PARTE DEGLI ABITANTI DI UN QUARTIERE NATO PER ESSERE IL PIÙ MODERNO ED ELEGANTE
L’Oltreletimbro dimenticato
Vaste aree abbandonate da anni, con erbacce, topi e bisce
LA STAMPA
Ivo Pastorino
SAVONA
«La nostra zona è considerata “IN” per affitti e tasse, ma la sporcizia, l’alto degrado e lo scarso controllo da parte delle autorità preposte all’ordine e alla pulizia, la fanno considerare ormai da terzo mondo». Sono sempre più a voce alta le proteste degli abitanti dell’Oltreletimbro, il quartiere nato attorno agli Anni Sessanta per essere quello più moderno ed elegante della città.
Non più tardi di ieri i residenti in particolare quelli di via Bazzino e via Lichene hanno scritto alle Opere Sociali, all’Ufficio d’igiene dell’Asl, ai proprietari delle aree abbandonate al Comune, alla Provincia, al prefetto, ai vigili del fuoco per denunciare «lo stato di forte degrado e abbandoni in cui versano i terreni antistante via Bazzino e via Lichene».
In modo decisamente ironico i savonesi che protestano definiscono questa aree «il «giardino» segnalando che arbusti e sterpaglia sono diventati luogo sicuro per il proliferare di bisce e ratti da fogna, insetti e ogni tipo di altri animali. «Non osiamo pensare - scrivono gli abitanti del quartiere . cosa potrebbe succedere se uno di questi animali mordesse un passante, Detto questo ci si chiede cosa si aspetta a bonificare questa zona, dal momento che, a parte il lato estetico veramente squallido, si potrebbe andare incontro a inconvenienti veramente seri per la salute dei residenti, soprattutto bambini e anziani. Un altro rischio da non sottovalutare: gli arbusti potrebbero prendere fuoco facilmente, basterebbe un mozzicone di sigaretta per causa roghi pericolosi visto che accanto al suddetto terreno ve ne sano altri adibiti o a deposito di auto abbandonate o da baracche fatiscenti».
Anche un’altra porzione importante dell’Oltreletimbro, quella detta degli Orti Folconi, versa in condizioni simili, se non peggiori, tenuto conto che vi si trovano baracche dove hanno trovato sistemazione abusiva barboni ed extracomunitari.
Più di una volta si è tentato di dare una soluzione globale al recupero delle aree degli Orti Folconi, operazione fondamentale per consentire di unire la città ottocentesca con l’Oltreletimbro. Il difficile continua a essere quello di mettere d’accordo una decina di proprietà private, comprese le Opere Sociali del Santuario.
Gli anni, i lustri e i decenni trascorrono ma il sogno dei savonesi di vedere uniti saldamente i due tronconi di città cresciuti sulle sponde del Letimbro continua a essere irrealizzato, nonostante l’operazione immobiliare alla quale si darebbe vita, tra l’altro appare alquanto redditizia.
Forse è prevalsa l’attenzione verso altri quartieri della città, in particolare la Vecchia darsena dove, come ben si può vedere, si sono rapidamente sviluppati importanti interventi di risanamento ambientale e di ristrutturazione.
Ma l’Oltreletimbro è a sua volta una porzione molto importante della città e lasciare senza soluzione ampie porzioni di questo territorio è un danno non solo per i residenti ma per l’intera comunità, considerato l’impatto sull’immagine e non solo.