Albissola vuole la torre di Fuksas IL SECOLOXIX
Netta presa di posizione sul porto turistico della Margonara. La città della ceramica attirata dai maxi oneri di urbanizzazione e dalle ricadute sull'Ici
Il sindaco Parodi: «E' prevista nel nostro territorio, Savona continui pure a litigare»
 
«Non capisco il chiacchiericcio estivo dei savonesi sul progetto Fuksas. Dal plastico si evince che il porto turistico ricade quasi interamente nel nostro territorio. E Albissola Marina, sia chiaro, la torre-faro la vuole, senza remore». Stefano Parodi, sindaco di Albissola dal 1999, entra come un ariete nella discussione sul futuro del litorale della Margonara. Il suo collega Federico Berruti ha ancora bisogno di riflettere, di mediare con le forze politiche contrarie all'operazione? Lui no. E anzi, si offre di togliergli la patata bollente dalle mani. La torre di Fuksas è un affare di noi albissolesi, dice. I savonesi? A suo giudizio stanno discutendo su una questione che li riguarda solo marginalmente.
Carlo Ruggeri, assessore regionale all'Urbanistica, oggi preoccupato di ricostruirsi un'immagine ambientalista dopo le maxi operazioni immobiliari decollate sotto la sua regìa, si tiene a distanza: «Su Fuksas decidano i sindaci» ripete. Parodi lo ha preso alla lettera. Ha già deciso. «L'idea del porto turistico alla Margonara è nata negli anni Novanta - dice - ed io sono fermamente convinto che rappresenti una grande opportunità di crescita per Albissola».
Il progetto affascina il sindaco: «Innazitutto - dice - dà una risposta efficace all'osservazione sull'eccessivo impatto ambientale del primo progetto presentato. Qui i volumi sono tutti concentrati nella torre-faro e non spalmati lungo il litorale. Con il vantaggio che la costa rimarrà tale e quale ad oggi. Ai miei concittadini posso assicurare che l'attenzione per l'ambiente sarà massima e che non si farà nulla senza la garanzia della salvaguardia delle nostre spiagge».
Neppure le obiezioni sulla viabilità d'accesso al nuovo porto spaventano Parodi. «Era già efficace la soluzione del vecchio progetto preliminare - sostiene -: una terza corsia lato monte, che parte da San Benedetto e sottopassa l'Aurelia collegandosi con il porto. La riproporrei tale e quale».
Piuttosto al sindaco desta qualche sospetto l'improvvisa ondata di polemiche sul progetto-Fuksas: «Sembra quasi che i savonesi le abbiano innescate quando si sono accorti che le opere gravitano in gran parte su Albissola. Non vorrei che all'ombra della Torretta qualcuno giocasse a distruggere solo perchéè invidioso degli oneri di urbanizzazione e dell'Ici che Albissola incasserà con la torre-faro. Io i conti li ho fatti ed ho capito che con gli introiti dell'operazione i miei successori potranno cambiare volto al paese. Ma se è davvero questo il problema dei savonesi - prosegue il sindaco - beh, allora sulla ripartizione degli oneri si può anche trovare un'intesa soddisfacente per entrambi».
Parodi fatica a comprendereanche l'atteggiamento del sindaco Berruti: «Mi ha detto che aveva bisogno di un po' ditempo per riflettere sulla cosa, poi non l'ho più sentito». E al vicesindaco Paolo Caviglia che frena su Fuksas, invia questo pensierino: «La domanda corretta da porsi è: vogliamo sì o no un porto turistico alla Margonara? Dire semplicemente no alla torre-faro è una battaglia di retroguardia».
Bruno Lugaro
 
Altro che faro moderno è un progetto di ottant'anni fa»
 
«Ma quale futuro e futuro: quella torre è semplicemente vecchia da far paura. Guardate qui: nel 1928, quindi ottant'anni fa, c'era chi la proponeva uguale uguale come esempio dell'architettura dinamica ed espressionista».
E' un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che l'associazione savonese Italia Nostra scaglia contro il progetto della torre o del tornado o del faro (tutti i nomi che gli hanno dato) presentata a giugno dall'architetto Fuksas.
«L'architetto più in voga del momento - rincara l'associazione ambientalista - ci è venuto a proporre un disegno che altri colleghi di inizio secolo scorso già proponevano ad esposizioni internazionale di architettura. Come la mettiamo?».
Il riferimento è alla Torre dei Ristoranti dell'architetto Mario Ridolfi presentata all'esposizione del Movimento italiano di architettura razionale tenutasi a Roma nel 1928. Una torre il cui disegno Italia Nostra ha trovato su "Ad" (rivista di riferimento per l'architettura) strabuzzando gli occhi: «E' identica!».
Un disegno indubbiamente molto simile a quello che Fuksas ha pensato per le cubature residenziali del porticciolo della Margonara. Una copia? Un progetto gemello? Vano il tentativo di chiedere spiegazioni direttamente all'architetto di origine lituana. Ieri il dubbio si è arenato contro il suo ufficio stampa che, peraltro gentilmente, ha chiarito: «A queste domande risponde solo l'architetto, che purtroppo al momento è all'estero; lo abbiamo però contattato e ha detto sarà disponibile a riparlare del progetto più avanti, quando i tempi saranno più maturi».
Dario Freccero