05 Settembre 2006 LA STAMPA

SODDISFAZIONE ALL’ENTE PROVINCIA PER L’ASSENZA DI QUALSIASI INCIDENTE
I caprioli si salvano
da soli, rifugiandosi
in fondo ai boschi
 

CAIRO M.
Caccia di selezione al capriolo: primi due giorni senza incidenti, ma con risultati scarsi. Ieri, seconda giornata di battute, o di «mattanza», come la definiscono gli animalisti Nonostante l’impegno di circa 200 «sele controllori» (così si chiamano tecnicamente i cacciatori abilitati a partecipare a queste battute) usciti sabato e oltre 210 quelli che hanno impugnato i fucili ieri, il bottino è stato, infatti, di una quarantina di caprioli sabato (più precisamente, 14 gli animali abbattuti nell’Ambito 1 Savonese, e 25 quelli abbattuti nell’Ambito 3 Valbormida), e solo 5 ieri, sino a metà giornata.
Commenta, il comandante della Polizia provinciale, Fulvio Terzolo, che con i suoi uomini ha costantemente monitorato la situazione, controllando anche il rispetto delle regole: «Un bottino sicuramente non enorme, non per merito di azioni di disturbo di ambientalisti o animalisti, e nemmeno perché non vi siano caprioli, visto che si valuta la presenza di oltre 12 mila capi sul territorio provinciale. A quanto ci risulta, la maggior parte degli avvistamenti ha riguardato femmine con i piccoli, ai quali in questo periodo è vietato sparare - ma non lo sarà dal 2 dicembre al 29 gennaio - mentre i maschi, più prudenti, ai primi spari si sono spinti all’interno della macchia, ed il nostro non è un territorio “facile” come quello piemontese, dove, difatti, la percentuale degli animali abbattuti è stata di gran lunga maggiore». Insomma, la morfologia di un territorio difficile, e forse anche lasciato troppo a sé stesso, nei primi due giorni ha protetto la maggior parte dei caprioli, tanto che è difficile per ora ipotizzare anche solo un avvicinamento al tetto massimo di prede da abbattere che è di 878 capi.
Per il resto, il comandante Terzolo conferma che «non ci sono stati errori, e tutti gli abbattimenti sono avvenuti secondo le regole». Pacato anche il commento dell’assessore alla Caccia, Carlo Scrivano: «Non ci sono stati problemi. Nemmeno tra animalisti e cacciatori, pur nel rispetto delle reciproche posizioni. E questo è importante». \