Auto di lusso e abiti griffati ma per l'Asl sono esenti ticket
Falsi poveri smascherati dalla guardia di finanza. I casi più clamorosi nell'estremo ponente IL SECOLOXIX
 
Esenzioni ticket sui farmaci, sulle tasse scolastiche, sui buoni mensa e, addirittura, sulle tariffe previste per scuole materne pubbliche e campo solare, sono finite nel mirino della guardia di finanza.
Una maxi inchiesta che coinvolgerà tutta la provincia ha già portato alla denuncia di almeno dieci persone accusate di truffa ai danni dello Stato, falso ed evasione fiscale.
Le segnalazioni fatte dalle "fiamme gialle" alla procura della Repubblica presso il tribunale di Savona sono tutte al femminile. Signore dell'alta società, in prevalenza mogli di commercianti e liberi professionisti, sono state "pizzicate", dopo accurate indagini che hanno portato alla luce una situazione preoccupante soprattutto in riferimento all'esenzione del pagamento ticket sui medicinali.
Pedinamenti e appostamenti in farmacie per accertare la colossale truffa che avrebbe danneggiato le casse statali, in pochi anni, di svariati milioni di euro. L'operazione di polizia, ancora in corso, è avvolta da uno stretto riserbo nonostante la Finanza abbia già messo nero su bianco lo stato di un fenomeno che, almeno in provincia di Savona, non avrebbe precedenti.
Accertamenti in farmacie, uffici comuali, e all'Asl per mettere a fuoco le dimensioni della truffa che vedrebbe coinvolte persone al di sopra di ogni sospetto. Signore benestanti che al fisco risulterebbero consorti di contribuenti con reddito inferiore ai 35 mila euro l'anno.
In diverse località sono in corso gli accertamenti legati soprattutto alle tante dichiarazioni dei redditi definite "infedeli". Numerose famiglie agiate avrebbero infatti usufruito di perdite provocate da società costituite a doc per trasformare la loro denuncia all'Agenzia delle Entrate in un comodo sistema per dimostrarsi "poveri". Un metodo che avrebbe permesso una lunga serie di esenzioni a signore con auto di lusso e abiti griffati.
Nei giorni scorsi l'azione investigativa delle "fiamme gialle" ha interessato soprattutto l'estremo ponente della provincia. Nel territorio tra Andora e Alassio gli uomini della guardia di finanza hanno scoperto che a usufruire di esenzioni sono state signore con mariti gioiellieri, titolari di stabilimenti balneari, liberi professionisti, commercianti di prodotti ittici e anche appartenenti al mondo dello spettacolo.
Top secret i nomi anche se qualche indiscrezione è trapelata dopo alcuni accertamenti fatti dalla Finanza in tutte le farmacie della zona: due ad Andora, una a Laigueglia e tre ad Alassio. Le "finte povere" avrebbero anche truffato gli enti locali ottenendo, grazie a dichiarazioni fasulle, l'esenzione della quota scuolabus, mensa e campo solare per i loro figli. Tra le denunciate anche la moglie del presunto proprietario di un lussuoso yacht, chiaramente intestato a una società, all'ormeggio nel porto di Alassio.
Gli accertamenti avrebbero stabilito dichiarazioni di meno di 35 mila euro l'anno a fronte di guadagni superiori ai 200-300 mila euro. Le indagini avrebbero permesso di scoprire sacche di evasione in diversi campi, non ultimo quello dell'edilizia e delle aziende agricole dove alta è la percentuale di utilizzo di lavoratori in nero.
Daniele La Corte


10/09/2006