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Esenzioni ticket sui farmaci, sulle tasse scolastiche, sui
buoni mensa e, addirittura, sulle tariffe previste per
scuole materne pubbliche e campo solare, sono finite nel
mirino della guardia di finanza.
Una maxi inchiesta che coinvolgerà tutta la provincia ha già
portato alla denuncia di almeno dieci persone accusate di
truffa ai danni dello Stato, falso ed evasione fiscale.
Le segnalazioni fatte dalle "fiamme gialle" alla procura
della Repubblica presso il tribunale di Savona sono tutte al
femminile. Signore dell'alta società, in prevalenza mogli di
commercianti e liberi professionisti, sono state
"pizzicate", dopo accurate indagini che hanno portato alla
luce una situazione preoccupante soprattutto in riferimento
all'esenzione del pagamento ticket sui medicinali.
Pedinamenti e appostamenti in farmacie per accertare la
colossale truffa che avrebbe danneggiato le casse statali,
in pochi anni, di svariati milioni di euro. L'operazione di
polizia, ancora in corso, è avvolta da uno stretto riserbo
nonostante la Finanza abbia già messo nero su bianco lo
stato di un fenomeno che, almeno in provincia di Savona, non
avrebbe precedenti.
Accertamenti in farmacie, uffici comuali, e all'Asl per
mettere a fuoco le dimensioni della truffa che vedrebbe
coinvolte persone al di sopra di ogni sospetto. Signore
benestanti che al fisco risulterebbero consorti di
contribuenti con reddito inferiore ai 35 mila euro l'anno.
In diverse località sono in corso gli accertamenti legati
soprattutto alle tante dichiarazioni dei redditi definite
"infedeli". Numerose famiglie agiate avrebbero infatti
usufruito di perdite provocate da società costituite a doc
per trasformare la loro denuncia all'Agenzia delle Entrate
in un comodo sistema per dimostrarsi "poveri". Un metodo che
avrebbe permesso una lunga serie di esenzioni a signore con
auto di lusso e abiti griffati.
Nei giorni scorsi l'azione investigativa delle "fiamme
gialle" ha interessato soprattutto l'estremo ponente della
provincia. Nel territorio tra Andora e Alassio gli uomini
della guardia di finanza hanno scoperto che a usufruire di
esenzioni sono state signore con mariti gioiellieri,
titolari di stabilimenti balneari, liberi professionisti,
commercianti di prodotti ittici e anche appartenenti al
mondo dello spettacolo.
Top secret i nomi anche se qualche indiscrezione è trapelata
dopo alcuni accertamenti fatti dalla Finanza in tutte le
farmacie della zona: due ad Andora, una a Laigueglia e tre
ad Alassio. Le "finte povere" avrebbero anche truffato gli
enti locali ottenendo, grazie a dichiarazioni fasulle,
l'esenzione della quota scuolabus, mensa e campo solare per
i loro figli. Tra le denunciate anche la moglie del presunto
proprietario di un lussuoso yacht, chiaramente intestato a
una società, all'ormeggio nel porto di Alassio.
Gli accertamenti avrebbero stabilito dichiarazioni di meno
di 35 mila euro l'anno a fronte di guadagni superiori ai
200-300 mila euro. Le indagini avrebbero permesso di
scoprire sacche di evasione in diversi campi, non ultimo
quello dell'edilizia e delle aziende agricole dove alta è la
percentuale di utilizzo di lavoratori in nero.
Daniele La Corte
10/09/2006
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