02 Agosto 2006 LA STAMPA

ALBISOLA, DODICI ESEMPLARI
Moria di anatre e germani reali nel Sansobbia
 

ALBISOLA S. Una dozzina di esemplari di anatre e germani reali sono stati trovati morti ieri mattina nelle acque stagnanti alla foce del torrente Sansobbia che separa Albissola Marina da Albisola Superiore. In quella zona dell'alveo, da anni sono stanziali decine di uccelli nutriti a volte anche dai numerosi passanti che gettano pezzi di pane dal ponte situato sopra il letto del torrente. Non dovrebbe trattarsi d'avvelenamento. Almeno questo è quanto emerso dai primi rilievi effettuati dal servizio veterinario dell'Asl2 Savonese i cui tecnici sono intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco ed ai vigili urbani delle due Albisole.
Molto probabilmente, la causa che provocato la morte del gruppo di volatili è da indicare nelle acque oramai putride, prive di ossigeno e di vita, a causa della siccità di questi mesi. Non è la prima volta che una sfortunata colonia di uccelli trova la morte alla foce del Sansobbia. Qui, tra il ponte stradale dell'Aurelia e quello pedonale (dove un tempo passava la ferrovia), continuano a uscire da alcune tubature, seppur a tratti, acque reflue maleodoranti. Anche questo sversamento, che proviene soprattutto dal lato di Albisola Superiore, può aver perlomeno partecipato a inquinare le pozze d'acqua rimaste a macchia di leopardo allo sbocco del Sansobbia.
Ieri mattina sono intervenuti anche i pompieri per portare via le carcasse dei volatili rimaste semiaffondate nelle parti più profonde e limacciose delle pozzanghere. «Purtroppo questi casi si sono registrati anche a Savona, alla foce del Letimbro dove sono morti un paio di gabbiani e altri due sono rimasti feriti, ma siamo riusciti a soccorrerli in tempo. Quando rimane poca acqua, basta una piccola quantità inquinante per far morire ogni tipo di volatile. Anche aprire «finestre» sulla battigia e far penetrare il mare serve poco a nulla. Si spendono troppi soldi per un intervento a carico dei Comuni i cui benefici sono di poche ore, poi le correnti riportano tutto come prima richiudendo l'alveo», hanno spiegato all'Enpa di Savona.
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