E bravo Ruggeri. Una bella figura, con poca, pochissima spesa.

 CHE BRAVO!!

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E' riapparso. Come il Vascello Fantasma. E' uscito dalle nebbie della Regione per fare (ri)sentire la sua voce ma soprattutto per dire ai liguri che il suo silenzio non è stato vano. Carlo Ruggeri, già sindaco di Savona, ora assessore pensante alla corte del governatore Burlando, è rimasto nell'ombra non per coscienza dei propri limiti, per improvviso, innaturale pudore. Forse per emendarsi dei peccati commessi a Palazzo Sisto IV. Niente di tutto questo. Per mesi e mesi è rimasto a lavorare per noi, ingrati sudditi. A pensare, studiare, preparare i suoi piani per ridare fiato alla Liguria. Che bravo.
L'epifania di Ruggeri avviene, nel cuore dell'estate, con una serie di interviste in cui disvelare i suoi progetti presenti e futuri. E per  lanciare l'idea (diciamo per fare notizia, come si suol dire) del ticket autostradale da far pagare (due per cento in più sulla normale tariffa) ai turisti del week end, al popolo del "mordi e fuggi". Un balzello per foraggiare le esangui casse della Regione e finanziare le infrastrutture. Poi, dopo l'attesa e scontata elegia sull'importanza dei porticcioli turistici, il botto, il colpo di teatro, l'exploit: "Stop alle seconde case". Incredibile, ma vero. Ruggeri, folgorato sulla strada della Margonara. Ruggeri in cerca di redenzione. Ruggeri che rinnega se stesso. O forse no. Solo una piroetta. Fregoli che cambia abito ma resta sempre lo stesso. Un (opportunistico) fiutare l'aria anti-cemento che spira sempre più forte in Regione (e non solo). L'esigenza, come sostengono i suoi detrattori, di rifarsi una verginità con poca spesa. In fondo, i giochi sono già fatti. Basta andare a spasso per la città per rendersene conto. E bravo Ruggeri. Una bella figura, con poca, pochissima spesa. Ad uso e consumo dei soliti gonzi.

IL BRUCO