Ferrania  IL SECOLOXIX
 
Cairo. L'accordo di programma sul futuro di Ferrania (450 dipendenti di cui 120 in cassintegrazione da pochi giorni) - con la centrale elettrica e sottoscritto dalle istituzioni - per la Regione resta "valido". Da Genova viene ribadito come non vi siano ritardi da parte degli enti locali nel seguire i tempi previsti. Anzi c'è da registrare un sollecito alla Provincia per attivare le opere infrastrutturali nella zona interessata, oltre all'auspicato confronto con il governo, cui toccherà esprimere la parola finale.
«Ritengo incomprensibile la reazione avuta dalla proprietà in questi giorni e non so quali ritardi siano da imputare agli enti locali», è la posizione dell'assessore regionale all'Industria, Renzo Guccinelli, in vista dell'incontro di domani al ministero dello Sviluppo economico, dopo che la proprietà dell'azienda (Fitra) aveva inizialmente disertato il vertice ministeriale convocato per la settimana scorsa, sottolineando la poca chiarezza sui contenuti.
«L'accordo di programma su Ferrania sottoscritto il 13 aprile è ancora valido». Così l'assessore Guccinelli si prepara alla riunione tecnica «sullo stato di attuazione dell'accordo riguardante la Ferrania che dovrà fornire risposte certe all'azienda e ai lavoratori».
L'accordo di programma prevede la ristrutturazione del sistema-carbone e un miglioramento ambientale mediante la ristrutturazione dei depositi carbone esistenti su aree pubbliche e private, «nonchè la razionalizzione e il miglioramento ambientale della movimentazione, dello stoccaggio e dell'utilizzo di tale materiale». Inoltre il testo prevede anche «lo sviluppo della produzione di energia mediante la realizzazione di una centrale termoelettrica a combustibile fossile non superiore a 800 megawatt».
Alberto Parodi


02/08/2006