Benedetto XVI si lagna e dice: "La Chiesa non può smettere di annunciare promuovere la famiglia fondata sul matrimonio". Nessuno glielo chiede. Ma... Fulvio Sguerso
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Sarò un inguaribile ingenuo, ma non riesco proprio a comprendere come i nostri (ahimè!) intellettuali e giornalisti embedded, dai più accademici e capziosi; come Pera, Panebianco, Galli Della Loggia; ai più isterici, come Guzzanti(Paolo), Facci, Socci; ai più miserabili che si vantano di essere al soldo dei servizi segreti nazionali o statunitensi, come Giuliano Ferrara e Renato Farina (l’improbabile Antigone sedicente cristiana giustamente sbertucciata da Sergio Giuliani sull’ultimo numero di Trucioli) possano ancora essere presi sul serio. Perché dico questo? Perché non vedo come possa essere accettabile e credibile una visione del mondo in bianco e nero; una visione, cioè, in cui tutto il bene sta da una parte e tutto il male dall’altra; tutta la ragione di qua dal fiume e tutto il torto di là.
Ma, si dirà, bisogna pur distinguere tra l’aggredito e l’aggressore; tra la legittima difesa e la rappresaglia; tra il legittimo uso della forza e le azioni terroristiche che colpiscono indiscriminatamente la popolazione civile. Certo che sì; ma proprio questo è il problema, anzi la tragedia, del Medio Oriente: una terra in cui tutti sono aggrediti e aggressori, in cui si risponde al terrorismo fondamentalista con il terrorismo “democratico”, in cui i più moderni sistemi d’arma vengono sperimentati su gente povera e malnutrita, su vecchi, donne e bambini colpevoli di abitare di là dal fiume. Ma, si dirà, i terroristi è proprio lì che si nascondono, facendosi scudo dei civili, usati “come sacchi di sabbia umani” (Amos Oz, Corriere della Sera del 18/07). Quindi è necessario, per stanare i guerriglieri Hezbollah, sacrificare qualche sacco (o sacchetto) umano. E se poi neanche in questo modo i guerriglieri vengono stanati? Si procede a bombardare i centri nevralgici del paese canaglia che li protegge. E se non bastassero nemmeno i bombardamenti “mirati”?. Beh, allora, con la morte nel cuore, si dovrà passare alle bombe al fosforo. E se nemmeno queste fossero sufficienti? Senta, vuole proprio che le dica quello che sanno tutti? Sono già pronte le armi chimiche e batteriologiche di fabbricazione statunitense; ma confidiamo che non si debba arrivare a tanto. E se uno Stato canaglia, per esempio l’Iran, arrivasse prima a costruirsi l’atomica? Beh, non è che siamo sprovvisti di bombe atomiche di varia dimensione e potenza, se ne potrebbe usare una piccola a scopo di dissuasione. Ma non si violerebbero così le convenzioni internazionali? Sì ma, guardi, non sarebbe nemmeno la prima volta. Si legga l’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere del 19/07 e vedrà che le suddette convenzioni non ci spaventano affatto. Ma l’atomica è l’atomica. Appunto, dobbiamo impedire con ogni mezzo che l’Iran ci arrivi. E se ci arrivasse? Beh, a quel momento tutto sarebbe possibile. Che cosa intende dire? Io non dico niente. Si legga il profeta Ezechiele. Dunque c’entra anche la religione? Eccome! Per che cosa crede che siamo tornati qui, sulla Terra Promessa ai nostri padri se non per obbedire a Dio? Ma anche gli altri, i guerriglieri terroristi affermano di obbedire al loro Dio. Appunto, al loro, non al nostro. C’è dunque un Dio migliore e superiore a un altro? No, c’è un solo e unico Dio. Il vostro? No, il Dio di tutti. Come si spiega, allora, tanto odio tra fedeli di un unico Dio? E’ che gli ebrei, i cristiani e i musulmani hanno fatto e fanno letture diverse. Dunque, tutto dipende dal Libro che uno legge? Direi dal modo in cui il Libro viene letto e interpretato. E poi? E poi dalle circostanze in cui ci si trova. Vede, per esempio noi israeliani siamo circondati da popolazioni ostili, da gente che esulta se una nostra imbarcazione viene colpita o un elicottero del nostro esercito viene abbattuto. E come si spiega tanta ostilità? Si spiega per il fatto che noi viviamo in una condizione agiata, sappiamo far fruttare il nostro lavoro, abbiamo un forte senso d’identità culturale, linguistica e religiosa; e poi abbiamo una mentalità occidentale: siamo religiosi ma non bacchettoni. Solo per questo? Beh, poi c’è anche il nostro legame a filo doppio con gli Stati Uniti.
Ma, scusi, se questo legame vi rende la vita tanto difficile, perché non lo tagliate? Impossibile: abbiamo troppi parenti, troppi amici e troppi affari negli Stati Uniti. E poi chi ci fornirebbe le armi per la nostra difesa? Giusto. E la guerra con il Libano? La guerra continua…
Fulvio Sguerso